Cucina

Vini vegani, conoscerli e riconoscerli

Molti consumatori abituali di vino in Italia potrebbero non essere al corrente del fatto che esistono alcune tipologie di vino che attualmente riportano la dicitura vegan sull’etichetta. Conosciamo i vini vegani.

Anche gli intenditori a volte non sanno quali sono i vini vegani e quali fasi del processo di produzione del vino fanno sì che alcune tipologie di questa bevanda non possano far parte dell’alimentazione vegan. Persino chi ha scelto da poco un’alimentazione che esclude completamente carni animali e prodotti di derivazione animale, potrebbe pensare di poter bere tranquillamente un bicchiere di vino ai pasti. La maggior parte delle persone è convinta si utilizzi solo l’uva per realizzare questo nettare.

Chi ha scoperto quali sono i vini vegan?

La Peta – People for the Ethical Treatment of Animals, organizzazione no-profit attiva dal 1980  concentra i propri sforzi nella lotta a pratiche come l’allevamento intensivo, la vivisezione e la sperimentazione sugli animali. Si tratta naturalmente di un’organizzazione  molto attenta allo studio dei processi utilizzati nell’industria alimentare e ha evidenziato, infatti che molte cantine utilizzano prodotti di animali e parti di animali per la lavorazione del vino. In molti casi infatti i latticini, i derivati delle uova e le ossa animali si usano in cantina per depurare la bevanda e vengono poi rimosse prima dell’imbottigliamento. Esistono d’altro canto ormai diverse aziende vinicole che evitano l’uso di componenti di origine animale e riportano la certificazione dei loro prodotti quali vegani.

A che servono le parti animali nel vino?

I cosiddetti chiarificanti agiscono trattenendo le impurità per assorbimento o per arresto superficiale. I chiarificanti di origine animale più utilizzati a questo scopo sono l’albumina d’uovo, la colla d’ossa, la caseina, la colla di pesce e la gelatina.

Nel mio articolo su CandyValentino.it vi spiego nel dettaglio come e perché vengono usati questi componenti nel processo di produzione del vino e come possono essere sostituiti per produrre i vini vegani.

Foto di Willfried Wende da Pixabay

Candy Valentino

Dopo una lunga esperienza iniziata nel 2005 come addetto stampa e giornalista, in particolar modo come critico teatrale e musicale per quotidiani, riviste digitali e magazine online, inizia l’attività di blogger nel 2017 con CandyValentino.it. Mentre partecipa a press tour, blogger tour e viaggia in autonomia, racconta nei suoi articoli, video e post su Instagram (@candy_valentino) le regioni d’Italia e le loro due eccellenze, riconosciute in tutto il mondo: l’enogastronomia e la moda.

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