Cronaca

I Visionari, tecnologia per il sociale

Un’associazione che riesce a coniugare innovazione, sostegno sociale e assistenza. Visiere protettive anti-covid realizzate con stampa 3d e materiali ecologici grazie ai Visionari. Intervista al project leader, Fabrizio Giaconella.

Giovani e studenti di tutta Italia si uniscono per aiutare le strutture della capitale che assistono i più bisognosi e, attraverso l’associazione Visionari – no profit specializzata in innovazione e tecnologie, hanno regalato una fornitura di visiere protettive anti-Covid a due importanti enti che operano sul territorio romano: la Casa di accoglienza di Tor Vergata di via Somaini e la chiesa San Francesco d’Assisi a Monte Mario. Ma chi sono i Visionari e che cosa fanno? A Disputandum l’ho domandato a Fabrizio Giaconella, un vent’enne che riesce a emozionare ben più di quanto sia consapevole.

La vera meraviglia, il miracolo, è che lui e gli altri 87 Visionari hanno intenzione di cambiare veramente le cose. Quando sarebbe stato facile voltare lo sguardo altrove loro si sono conosciuti, uniti e costituiti fino a dar vita a questa no profit che porta un nome decisamente azzeccato: Visionari.

Scoppia una pandemia e tutto il sistema si blocca

Le carenze sistemiche del Paese sono la molla che fa scattare questi ragazzi. I makers, artigiani del digitale, decidono di attivarsi. Però non hanno una giuida, qualcuno in grado di gestire tutto quello che sta succedendo. Serve comprendere le necessità e quello che si può offrire. “Quindi abbiamo deciso di fondare Visionari MakeIt” spiega Fabrizio Giaconella che ne è il project leader. “Un grandissimo laboratorio, fatto da tante persone provenienti da tutta Italia e che collaborano all’unisono per riuscire a produrre progetti a grande impatto sociale“. E ci sono certamente riusciti, hanno cominciato così a stampare e produrre i dispositivi che mancavano: valvole, paraorecchie e l’oggetto più richiesto, le visiere. “Ne abbiamo donate più di 15 mila su tutto il territorio nazionale“.

Pochi giorni fa, i Visionari, hanno consegnato una fornitura di visiere protettive anti-Covid a due importanti enti che operano sul territorio romano: la Casa di accoglienza di Tor Vergata di via Somaini e la chiesa San Francesco d’Assisi a Monte Mario.
Entrambe le strutture forniscono assistenza ai senzatetto. Nella casa di accoglienza di Tor vergata sono stati recentemente registrati casi di contagi tra gli assistiti. Quindi la richiesta di visiere protettive da parte della volontaria Paola Previdi allo staff di Visionari che in tre giorni ha costruito e consegnato tutte le visiere, donate anche ai volontari della chiesa San Francesco d’Assisi.

Una visione confortante dell’Italia, materiali bio

Mi sento una vecchia avizzita, nello sprito e nella speranza, al cospetto di Fabrizio Giaconella che ha, contrariamente alla sottoscritta, grande fiducia nello “Stato, cioè il popolo“.

“Io credo fortemente nelle istituzioni italiane e spero che il Paese continuerà a crescere. Non ne fraccio assolutamente un discorso politico e non penso al Governo” sottolinea Giacomella “per me la definizione di Stato è una, ovvero popolo italiano“.

Le visiere protettive regalate da Visionari alla Casa di accoglienza di Tor Vergata e ai volontari della chiesa San Francesco d’Assisi sono composte da materiali facilmente reperibili e riciclabili, il PLA (plastica a base di amido di mais) e acetato. Attraverso questo innovativo progetto la plastica trova quindi modo di reinventarsi e sfruttare le sue caratteristiche di versatilità e durevolezza con un nuovo scopo di utilità sanitaria e sociale, nel pieno rispetto dell’ambiente. La stampante 3D, inolte, utilizza una quantità di energie rispetto alla fabbricazione classica di questi oggetti.

Un vantaggio su tutta la linea che i Visionari sperano di poter rivolgere anche alle scuole

“Il nostro progetto sta andando avanti e stiamo avendo un fortissimo impatto sociale e, penso, cultrale”. Di questo, mio caro Fabrizio Giaconella, io ne sono più che certa. “Ci hanno chiamati a presentarlo ad una conferenza importante in Bocconi, il primo ottobre. Stanno scrivendo dei libri su di noi, numerosi articoli di giornale, ma noi non ci fermiamo. Il nostro obiettivo è veramente aiutare le persone e quindi cercare di portare tutti quanti i mezzi disponibili che abbiamo a disposizione…”.

Tanto entusiasmo ed altruismo lascia interdetti e cozza terribilmente con gli scandali sanità, mascherina gate, caos scuole e bagarre politiche. I Visionari hanno scritto al Ministro Lucia Azzolina, speriamo che in questi ragazzi sia in grado di trovare molte delle soluzioni che nessun’altro, esperti e blasonati di questo o quel Comitato Tecnico Scentifico, sia stato capace di fornire.

A fine pagina l’intervista integrale a Fabrizio Gonella, con tanti spunti per sostenerli e contattarli.

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Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

2 pensieri riguardo “I Visionari, tecnologia per il sociale

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