Chi è Christopher Nolan?
Per molti è un genio, per altri invece è un autore a cui piace complicare troppo la trama dei suoi lavori. Indipendentemente dai vostri gusti, è indubbio che Christopher Nolan sia uno dei registi più discussi, ed originali, degli ultimi 20 anni.
Rivistastudio.com ha paragonato Tenet, ultimo lavoro del regista Christopher Nolan, come una “rivendicazione di eleganza in un mondo di tute”. A 28 anni scrive e dirige la sua prima pellicola, Following, un noir in bianco e nero dal budget bassissimo ma che riesce a colpire sia pubblico che critica. Grazie a questo film Nolan si fa notare dalle grandi major hollywoodiane che, dopo solamente un anno, gli permettono di girare il suo primo lavoro ad alto budget: Memento. Nei primi mesi il film fu un enorme flop a causa della trama complessa ma, grazie al successo del regista inglese, negli anni verrà rivalutato diventando un cult. La critica lo elogia nuovamente tanto da ricevere due nomination al Premio Oscar.
Colpito sia da Following che da Memento, il regista Steven Soderbergh gli affida la regia di Insomnia (remake dell’omonimo film norvegese). La pellicola è un noir unito al thriller psicologico condito da due grandissimi attori: Al Pacino e Robin Williams. Per molti fan di Nolan questa è la sua pellicola meno ispirata mentre altri la apprezzano per la sua semplicità e per il suo cuore.
Ma la vera svolta arriverà nel 2005 con l’uscita di Batman Begins. Nel 2003, Nolan propose una sua idea per il rilancio del franchise cinematografico di Batman in chiave moderna e più verosimile. Affascinato dal personaggio e dal suo background Nolan voleva colmare una lacuna lasciata dai precedenti film andando a narrare le origini del Cavaliere Oscuro con un approccio molto simile a quello utilizzato nel Superman di Richard Donner, soprattutto riguardo alla focalizzazione sulla crescita del personaggio. La pellicola lanciò Nolan nel mondo dei kolossal (vedi pellicole come Inception, Interstellar, Dukirk e Tenet) e rivoluzionò il mondo dei cinecomic che, fino a quel momento, era praticamente morto. Nel 2008 è uscita la sua opera più importante: Il Cavaliere Oscuro. Per moltissimi questa è stata la sua opera migliore che ben bilancia la “complicatezza” nolaniana con una trama semplice. Inoltre l’opera presenta della stupende performance attoriali ed una regia magnifica.
Nolan, più che un regista, è un mago che gioca con lo spettatore
“Ogni numero di magia è composto da tre atti. La prima parte è chiamata “la promessa”. L’illusionista vi mostra qualcosa di ordinario. Vi chiede di ispezionarlo, di controllare che sia davvero reale. Il secondo atto è chiamato “la svolta”. L’illusionista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in qualcosa di straordinario. Ora voi state cercando il segreto… ma non lo troverete, perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati. Ecco perché ogni numero di magia ha un terzo atto, la parte più ardua, la parte che chiamiamo “il prestigio”. Questa frase, presa da The Prestige, penso che rappresenti alla perfezione lo stile di Nolan.
Pingback: Justice’s league: director’s cut vs originale - SenzaBarcode, info e cultura
Pingback: I capolavori di David Fincher - SenzaBarcode, info e cultura