Il ricordo dell’attrice Franca Valeri
Si è spenta pochi giorni fa all’età di 100 anni, compiuti il 31 luglio l’indimenticabile Franca Valeri.
Franca Valeri, pseudonimo di Alma Franca Maria Norsa, nacque il 31 luglio 1920 a Milano e purtroppo si è spenta questo 9 agosto a Roma alla bella età di 100 anni. Attrice, autrice, sceneggiatrice, conduttrice radio e drammaturga italiana di teatro e cinema, è nota soprattutto per la sua lunga carriera di interprete caratteristica benché sia sempre stata appassionata anche di teatro musicale, dedicandosi persino alla regia operistica.
Certo spegnere cento candeline non è da tutti, ma non posso fingere di non avere il magone e le lacrime agli occhi solo per questo. Provo una terribile stretta allo stomaco e un vuoto pazzesco. Perché? Non per forza ci deve essere un perché, tuttavia il motivo è molto semplice: quando muore un/un’Artista se ne va con questi un importante pezzo di storia e soprattutto si viene privati della preziosa ironia, del genio, della comicità, dell’imprevedibilità intramontabile di qualcuno che forse soltanto anni o addirittura secoli adesso sconosciuti regaleranno di nuovo… mentre nella vita, invece, c’è (o almeno io sento) un disperato ed inascoltato bisogno di Arte!
Riassumere la storia di una grande Donna sarebbe limitativo, quindi non lo farò
E del resto, tutti possiamo condurre un’immediata ricerca su Internet, ma specie invito a respirare il profumo delle persone autentiche nei loro libri, nei loro film, nelle loro canzoni, nelle loro rappresentazioni televisive e teatrali, nelle loro creazioni e rievocazioni, nelle loro messe in radio poiché l’emozione, l’essenza non può essere davvero raccontata da altri sino in fondo se non dalla prima persona. Una prima persona che si spoglia di ogni sovrastruttura, divenendo empatica e realmente Opera d’arte oltre ogni confinato spazio, e tempo e piuttosto, non di meno, cristallizzata in Spazio e Tempo al di là di se medesima.
Poi, a proposito di regia, attori, persone profonde e di continuo interrogarsi mi risulta inevitabile ripensare a chi di tal mondo fa parte col cuore e perciò a pieno titolo: a Sonia, che mi selezionò per un percorso attoriale, con tanta fiducia riposta in un riservato potenziale invisibile ai più, scorgendo in me quella singolare peculiarità per l’appunto da caratteristica che all’opposto io non ho mai creduto di possedere ed anzi, e a Giuseppe Morrone che le mie esagerazioni mi ha inviato a destrutturare per divenire autenticamente unica ma specialmente libera in una felice imperfezione.
Dunque, cosa posso aggiungere io per omaggiare colei che sulla sua pelle ha esperito ed affrontato con coraggio la crudeltà della guerra e delle discriminazioni, delle persecuzioni razziali eppure non ha mai rinunciato a vivere una vita all’altezza del cuore?
Nulla, c’è soltanto molto da imparare da essere umani così meravigliosi da sembrare addirittura divini agli occhi di chi tanto, per tal loro coraggio oltre ogni limite, li ammira …ché non a caso la bellezza, pur scientificamente, provoca emozioni più benefiche dei farmaci che, come sosteneva Picasso, l’Arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni.