Arte e Cultura

Valentina Falcone, In Fondo alla Strategia

Protagonista del 5 agosto a Nella stanza dell’altro, la Musica è la cantautrice lombarda Valentina Falcone. Il 26 giugno è uscito in radio il singolo In Fondo alla Strategia.

Nata il 13 aprile 1980, ha iniziato a scrivere a quattordici anni, dimostrandosi da sempre alla ricerca di un’espressione a renderla unica – tanto da sperimentare continue identità sonore, tra molteplici progetti discografici.  

Premio della Critica al Festival dell’Alto Milanese, Premio Speciale al MEI di Faenza 2015, semifinalista all’Accademia della Canzone di Sanremo, la Falcone ha partecipato a molti concorsi sonori quali Rock Targato Italia (Radio Italia), Brand New Talent (MTV), Phenomenon Music Contest, Festival dei Talenti etc., ricevendo numerosi consensi da parte di personaggi dello spettacolo ed Enti Artistici.

Noi di WebRadio SenzaBarcode l’abbiamo intervistata a proposito del suo nuovo singolo intitolato In Fondo alla Strategia, brano acustico che vuole percorrere forti emozioni come la fragilità, la presa di coscienza ed evocare l’energia di una rinnovata consapevolezza. Canzone, questa, che si propone dunque come status dell’anima, indicativa di un percorso, appunto di una strategia empatica da adottare per sopravvivere.

Ma in pratica come conciliare fragilità, presa di coscienza e un’energica consapevolezza?

Per la nostra intervistata la consapevolezza, che arrivare quando si abbraccia la fragilità, può rivelarsi una fonte di enorme energia che non va, quindi, considerata un difetto. “Basta non nascondersi e svelarsi soprattutto nelle debolezze. Essere umani non vuol dire essere perfetti” si è confidata la Falcone. Grazie Valentina per queste tue parole, perché davvero è fondamentale capire come la verità renda liberi, l’imperfezione renda veri visto che non è possibile alcuna autenticità nell’avere timore del giudizio altrui, camuffando pensieri, emozioni, sentimenti a deformare e soffocare l’istintuale piacere e peculiarità!  

Caparbia e testarda, Valentina Falcone con soddisfazione sa di essere degna del miglior Ariete e pure artisticamente parlando afferma la sua preferenza a proseguire per una strada tutta sua… Ecco quindi che proprio In Fondo alla Strategia nasce dal bisogno della cantante di levarsi la maschera e ciò delicatamente, senza forzature, a sunto di una profonda  riflessione artistica e personale. Una riflessione che l’ha portata a credere ci sia una sottilissima linea di confine tra vivere e sopravvivere, fra continuare ed attraversare la vita, giacché “in fondo si sopravvive per vivere”.

Ed è la pura realtà ciò, in quanto si lotta, si combatte quotidianamente poiché si ambisce a respirare a pieni polmoni, perché si è innamorati dell’idea, dell’ipotetica e non escludibile speranza di assaporare gioie ed è difatti a queste che si tende in ogni circostanza, anche e specie quando esse mancano.    

Brano intimo, in realtà ben può rappresentare l’interiorità di tanti uomini e donne

Sicuramente quella della Falcone, che ha scritto il testo avendo aspettato il momento “giusto” per ritornare a comporre e riprendere in mano quanto la spinge verso la musica. Musica che definisce la migliore terapia conosciuta al punto che non riesce ad immaginare la sua esistenza senza di essa, senza la tale a coesistere con lei. Convinta che un artista debba sentirsi libero di esprimersi come vuole, indirizzandosi verso i temi che sente più vicini a sé, è ciò nonostante del parere che tematiche personali possano non di meno essere poste in luce con attenzione all’altro e caratterizzarsi cioè per l’avere molteplici riferimenti al sociale.  

Nello specifico, In Fondo alla Strategia sancisce e segna il ritorno sulla scena musicale di Valentina Falcone ed è, di conseguenza, singolo creato apposta per chiarire il rapporto della detta con il pubblico. Per chiarificare il suo rapporto con gli ascoltatori, la lombarda non ha potuto che raccontarsi in prima persona, benché in passato non abbia mai negato di aver talvolta trasposto storie altrui. E per raccontarsi ha utilizzato un videoclip con costante suo primo piano su sfondo nero ed incarnato dai toni chiari, freddi e dalle sfumature malinconiche dal momento che la malinconia fa parte della sua anima.

Video realizzato volutamente ad isolare dall’esterno il volto della cantante, per palesare il suo profondo, a fondale immenso. Un invisibile, universo intimistico, quello di Valentina alla quale oggi è evidente come l’empatia sia, purtroppo, di e per pochi in quanto i più presi solo da se stessi ed incapaci di avvicinarsi al prossimo.

Valentina, che è cresciuta, adesso da Donna di famiglia ha trovato felicità bastevole semplicemente nel piacere di rappresentarsi come cantautrice

non più smaniosa di riuscire a mantenersi esclusivamente con la sua arte e per questo maggiormente agguerrita rispetto a prima – incredibilmente agguerrita come può essere soltanto chi non ha e sente vincoli da onorare e ricerca di apprezzamento da conseguire ad ogni costo. “Seguire in ogni occasione il parere e le opinioni di coloro che sono influenti non per forza giova (…)” esplicita la Falcone che ci anticipa l’esistenza di un suo inedito progetto con a focus esclusivamente lei, mentre ha deciso di lasciare fuori tutto il resto.

Infine ci saluta ammettendo che non rinnega nulla del passato perché in quel determinato periodo la rappresentava o le piaceva essere rappresentata così, però ormai vuole emergere senza Talent e senza Major, unicamente con la sua determinazione e con una non ingabbiata e distorta specificità. In Fondo alla Strategia ossia ad apripista di ogni originale, inimmaginabile ed insolita situazione e cosa che verrà, sarà, farà.  

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Giulia Quaranta Provenzano

GQP è nata l’11 luglio del 1989, ad Imperia. Terminato il Liceo Scientifico G.P. Vieusseux di Porto Maurizio IM, la giovane si iscrive all’UNIGE e nel 2011 consegue la Laurea triennale in Filosofia mentre nel 2014 quella magistrale in Metodologie Filosofiche. Appassionata e costantemente dedita già dall’età di 6 anni alla fotografia, Giulia nel 2018 inizia ad essere protagonista di mostre Collettive e Personali ed ottiene altresì il Diploma quale Critica di arti visive e letteraria. Prolifica poetessa, ha scritto inoltre alcuni brevi romanzi, racconti e saggi editi con il CEI, Aletti Editore, Pegasus Edition ed Articoli Liberi. È nel 2019 che l’entusiasta e vulcanica artista per vocazione e missione – consulente assicurativa invece per professione, intraprende un corso attoriale intensivo con il noto Giuseppe Morrone, punto zero grazie al quale finalmente accarezzata una più profonda e totale, inedita, consapevolezza in maieutico stupore. Per curiosità e domande, scrivere a giuliaqp@senzabarcode.it

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