Altaroma 2020 a Palazzo Brancaccio
Sarà Palazzo Brancaccio la sede della Roma Fashion Week, promossa da Altaroma e in programma dal 15 al 17 settembre 2020.
« Questa edizione è stata pensata sin dall’inizio con la precisa volontà di essere un simbolo, per rafforzare ancora di più il nostro legame con l’imprenditoria più giovane e la città di Roma. – spiega il direttore generale di Altaroma, Adriano Franchi – Il ruolo di Altaroma è quello di fare da trait d’union, di agevolare il dialogo tra i giovani brand e i maggiori players, offrendo loro opportunità uniche perché si possano presto affacciare nei mercati più strategici. È per questo che in un momento storico come l’attuale non possiamo tirarci indietro. Il valore del Made in Italy e l’indotto che porta il sistema della moda sul territorio (e non) devono restare saldi.».
La settimana della moda di Roma
infatti, si è definita negli anni per la sua vocazione verso la ricerca e il sostegno dei giovani designer, degli outsider della moda, delle realtà indipendenti che nutrono e danno linfa al sistema del fashion italiano e internazionale. Senza tralasciare però il forte legame con l’alta artigianalità e l’alta sartoria. Questo dialogo si rinnoverà nei suggestivi luoghi di Spazio Field e nei Saloni dello storico palazzo che sovrasta colle Oppio, e che è di fatto l’ultima dimora patrizia costruita all’interno delle antiche mura aureliane che circondavano la città di Roma.
« Una location prestigiosa, senza dubbio, – aggiunge Franchi – che ci consentirà di contenere e controllare al meglio il flusso dei partecipanti. Nel totale rispetto delle norme per la sicurezza anti Covid-19, infatti, gli ingressi avverranno contingentati e la partecipazione alle produzioni e ai progetti dal vivo sarà riservato, nella stessa modalità, ai soli addetti ai lavori che avranno effettuato l’accredito, e che avranno seguito tutte le procedure richieste ».
La manifestazione sarà inoltre a disposizione su una piattaforma digitale
per favorire la partecipazione di tutti coloro che vorranno interagire e raccontare la tre giorni. Una soluzione che abbraccia le esigenze legate all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, permettendo la partecipazione in simultanea di chi non potrà viaggiare, e che incontra finalmente il desiderio di tutti coloro che non vogliono rinunciare all’opportunità di entrare in contatto con gli addetti ai lavori.