Cronaca

Copertura infortuni, priorità assicurativa

Copertura infortuni, soluzione di protezione per una vita bella e soddisfacente che possiamo collocare alla base della piramide assicurativa.

Nel nostro appuntamento d’esordio all’AssiCuraTime, per WebRadio SenzaBarcode, abbiamo trattato della piramide assicurativa evidenziando l’importanza prioritaria della protezione per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo. È così che abbiamo poi posto un focus sulla Long Term Care, un aiuto concreto in caso di non autosufficienza e sulla tutela di premorienza, per garantire continuità ai progetti di vita dei propri cari. Nelle ultime settimane abbiamo analizzato il tema dell’R.C. Auto, responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli ed è, per es., a tale proposito che contiamo un elevato numero di infortuni verificatosi in auto, in moto, in tram, in autobus e su altri mezzi di trasporto.

È dunque possibile essere coperti in caso di infortunio in quanto pedoni, guidatori e trasportati? E a lavoro, a casa, nel tempo libero, in viaggio? La risposta è sì!

Prima di porre la lente d’ingrandimento sui termini chiave dell’argomento odierno, desidero sottolineare come una recente indagine Eurisko GFK abbia evidenziato che i 5 fattori per una vita bella e soddisfacente siano cambiati. Oggi la buona salute e il benessere sono il focus, al 78%, dell’attenzione dei consumatori. A seguire la sicurezza finanziaria al 70%, il tempo libero al 64%, un matrimonio felice al 60% e viaggiare per piacere al 57%.

In tale contesto è essenziale per le Compagnie assicurative l’aggiunta di una gamma di servizi di prevenzione e assistenza per affrontare gli imprevisti minimizzando gli effetti di eventi accidentali.

Certo gli infortuni sono eventi imprevisti, eppure frequenti nelle situazioni più comuni di ogni giorno. Le ultime rilevazioni statistiche relative proprio agli infortuni hanno mostrato cifre esorbitanti. Gli infortuni domestici sono 4500000 all’anno (8000 i morti), quelli sul lavoro 775000 (800 i morti), quelli per attività sportiva 300000 con oltre 15000 ricoveri e quelli stradali con 264716 feriti annui.

Nonostante la tragicità della situazione

la percentuale delle famiglie italiane che non sono assicurate per gli infortuni è ancora elevatissima, l’84%. Negli ultimi cinque anni i possessori di polizze infortuni sono addirittura scesi di ben 7 punti percentuale, in sfregio all’opportunità di costruire una tranquillità economica su misura.

La definizione di infortunio: evento dovuto a causa fortuita, violenta ed esterna, che produca lesioni fisiche obiettivamente constatabili le quali abbiano per conseguenza la morte, una invalidità permanente oppure una inabilità temporanea.

L’invalidità permanente consiste nella perdita definitiva di tutta o una parte della capacità lavorativa, generica, dell’assicurato. L’inabilità temporanea invece è l’impossibilità parziale o totale di svolgere la propria abituale occupazione, dichiarata nel contratto assicurativo, per un periodo di tempo determinato.

Un aspetto importante della copertura infortuni sono le concause, di invalidità e di lesione. A volte la lesione può derivare in parte da cause differenti dall’infortunio, ad es. da malattie pregresse. Queste cause possono incidere sulla lesione e possono avere diverse conseguenze sull’indennizzabilità dell’infortunio.

La concausa di invalidità non è indennizzabile

infatti la Compagnia corrisponde l’indennizzo per le conseguenze dirette ed esclusive dell’infortunio. Se, al momento dell’infortunio, l’assicurato non è fisicamente integro e sano, le percentuali di indennizzo verranno diminuite tenendo conto del grado di invalidità preesistente e si indennizzerà per differenza.

Le concause di lesione, se l’infortunio è aggravato da una situazione patologica, sono: preesistente, mai indennizzabile; concomitante, sempre indennizzabile; sopravvenuta, indennizzabile se con conseguenze immediate e dirette.

Per ciò che concerne la somma assicurata della polizza infortuni, non è possibile attribuire un valore preciso al bene assicurato che è appunto la persona, per cui la determinazione della somma da assicurare è lasciata alla libera volontà delle parti. Da considerare il reddito, età, prospettive di carriera, situazione famigliare.

Passando all’oggetto dell’assicurazione, può essere l’attività professionale piuttosto che l’attività extra-professionale. Per la tematica dei limiti assicurativi, ci sono dei limiti soggettivi e dei limiti oggettivi. L’età è un caratteristico limite soggettivo e di solito è di 75 anni. Dal momento che non sono assicurabili le persone affette da alcolismo, tossicodipendenza, diabete trattato con terapia insulinica, aids, epilessia o infermità mentali, la sopravvenienza in corso di contratto delle elencate affezioni costituisce causa di cessazione dell’assicurazione.

I limiti oggettivi sono rischi di particolare gravità ed esclusi dalle condizioni standard, ma ricompresi in tutele apposite, come i rischi motoristici e del trasporto, catastrofali e nucleari, sportivi, alterazioni delle normali condizioni psicologiche, interventi medici, atti contrari alla legge.    

Riassumendo, le garanzie prestabilite sono: invalidità permanente, morte, inabilità temporanea

Per l’invalidità permanente l’indennizzo è liquidato in forma di capitale o rendita, ed è dovuto soltanto se l’invalidità stessa si verifica entro 2 anni dal giorno dell’infortunio (anche se successivamente alla scadenza del contratto infortuni). Solitamente l’indennizzo prevede una franchigia che può essere assoluta o progressiva.

L’indennizzo per morte viene liquidato in forma di capitale o, pur qui, rendita. La designazione può essere fatta in polizza o per testamento. In assenza di beneficiari la somma assicurata viene corrisposta agli eredi. L’indennizzo per il caso di morte non è cumulabile con quello per l’invalidità. Non di meno, se dopo il pagamento di un indennizzo per invalidità permanente, entro 2 anni dal giorno dell’infortunio ed in conseguenza di questo l’assicurato muore, i beneficiari avranno diritto alla differenza tra l’indennizzo per morte, se superiore, e quello già pagato per invalidità permanente.

L’indennizzo per inabilità temporanea è liquidato in forma di diaria giornaliera e verrà corrisposto per intero nel caso di inabilità temporanea totale o al 50% se parziale, per un massimo di 365 giorni ed è cumulabile con quelli dovuti per invalidità permanente e per morte.

In ultimo da sottolineare i vantaggi fiscali della copertura infortunistica, che consente di detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 100% del premio relativo alla copertura morte, fino ad un massimo di 630 euro e il premio relativo alla copertura per invalidità permanente per la parte eccedente il 5%. È infine prevista la possibilità di detrarre dal reddito IRPEF le spese mediche sostenute, non rimborsate dalla polizza assicurativa, nella misura del 19% e con l’applicazione di una franchigia di 129,11 euro.

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Giulia Quaranta Provenzano

GQP è nata l’11 luglio del 1989, ad Imperia. Terminato il Liceo Scientifico G.P. Vieusseux di Porto Maurizio IM, la giovane si iscrive all’UNIGE e nel 2011 consegue la Laurea triennale in Filosofia mentre nel 2014 quella magistrale in Metodologie Filosofiche. Appassionata e costantemente dedita già dall’età di 6 anni alla fotografia, Giulia nel 2018 inizia ad essere protagonista di mostre Collettive e Personali ed ottiene altresì il Diploma quale Critica di arti visive e letteraria. Prolifica poetessa, ha scritto inoltre alcuni brevi romanzi, racconti e saggi editi con il CEI, Aletti Editore, Pegasus Edition ed Articoli Liberi. È nel 2019 che l’entusiasta e vulcanica artista per vocazione e missione – consulente assicurativa invece per professione, intraprende un corso attoriale intensivo con il noto Giuseppe Morrone, punto zero grazie al quale finalmente accarezzata una più profonda e totale, inedita, consapevolezza in maieutico stupore. Per curiosità e domande, scrivere a giuliaqp@senzabarcode.it

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