Puntare al mercato delle auto?
Il mercato dell’auto sta vivendo un momento delicatissimo, uno dei più incerti da decenni a questa parte.
La diffusione del virus si è abbattuta in modo netto sul comparto causando un sostanziale azzeramento delle vendite annesso alla necessità di ripartire trovando soluzioni adeguate. A calare non sono state solo le immatricolazioni delle vetture: in una cornice di questo genere vien da sé che anche il correlato mercato delle azioni sia sceso in modo evidente. A farne le spese, le tasche degli investitori che vedono i titoli sui quali si è puntate registrare un minimo storico.
Se le borse di mezzo mondo sono sull’orlo del collasso, anche le quotazioni delle principali case automobilistiche non sono da meno; il che porta anche molteplici opportunità, acquistare adesso (per chi ha il fegato di farlo) significa comprare un titolo ad un prezzo certamente di vantaggio.
In attesa di comprendere cosa succederà a breve e come saranno ridisegnate le varie case automobilistiche con fusioni di grande interesse all’orizzonte, fare una cernita dei titoli più convenienti è un lavoro piuttosto complesso.
Le azioni Volkswagen
Parliamo di uno dei gruppi storici e più solidi del panorama delle vetture: la Volkswagen. Il brand tedesco sta attraversando la burrasca come tutti e lo sta facendo cercando di mettere in atto strategie precise, diversificando la propria proposta.
Oggi tra l’altro è possibile acquistare azioni Volkswagen anche direttamente tramite la rete, utilizzando le piattaforme; questo è un altro paracadute che sta limitando il calo del valore sui mercati.
Il gruppo si sta orientando verso un maggior impegno ecologico ad esempio, con tante iniziative destinate all’abbattimento delle emissioni di Co2. Il che sta portando risultati in termini di quotazioni anche in Borsa. Una diversificazione che consente di collocarsi su varie fasce di mercato per porre un freno ad eventuali nuove crisi future.
Il sali e scendi della casa automobilistica tedesca
Va detto che le azioni del gruppo tedesco hanno registrato un crollo in concomitanza della fase acuta del lockdown, dalla metà di marzo in poi; il titolo, una volta toccato il fondo, ha iniziato quindi a risalire gradualmente ed oggi si sta a fatica dirigendo verso il valore di inizio 2020.
Un momento complesso che ricorda quello vissuto dalla Volkswagen nel 2015, quando il noto dieselgate portò ad un crollo sostanziale del titolo in Borsa.
Chi investe oggi in azioni della casa automobilistica tedesca si prende certamente un rischio, ma ha comunque la sicurezza di puntare su un marchio storico, un brand forte che difficilmente, a meno di stravolgimenti, andrà a gambe all’aria.
Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay