Cronaca

Maturità 2020, parola al maturando

Maturità 2020 è la più anomala di sempre. Tra la didattica a distanza e le misure ministeriali cosa pensano gli studenti? Con Giovanni Salomi.

Giovanni Salomi è il nostro Uomo che sussurrava alle cineprese, ma è anche il maturando SenzaBarcode. Parliamo con lui della situazione scolastica, della didattica a distanza, di esami e di questa maturità 2020. Atteso e temuto per anni è arrivato il momento di transizione per quelli che sono nati con il Nokia 3310 e oggi smontano un Iphone ad occhi chiusi.

Viviamo un mondo che ci dobbiamo reinventare, che conoscevamo e davamo per scontato, cercando nuovi obbiettivi e punti fissi. Questi sono ragazzi che hanno già fatto proprie tutte le norme di sicurezza. Si salutano toccandosi il gomito e pianificano il viaggio della maturità 2020 con il distanziamento sociale come norma.

Giovanni non ha paura, la maturità 2020 è solo una sorpresa, ora più che mai

Dai commissari interni alle questioni logistiche, saranno esaminati 5/6 studenti al giorno. “… È una maturità a sorpresa” scherza Giovanni. “noi abbiamo scoperto come sarà la maturità 2020 un mese prima!”. Imperdibile l’hashtag #maturità2020 su Instagram. Tra polemica, battute e meme su Azzolina, tesina ed elaborati i ragazzi si sono veramente scatenati. Da non perdere anche #nomaturità, per analizzare un altro punto di vista.

“Io all’inizio rientravo fra quelli che si lamentavano di questa situazione. Più che altro mi dava fastidio come la nostra ministra non stesse reagendo subito. Se l’era presa molto con calma… Non avere informazioni solide e concrete ci ha un po’ spaventato” spiega il nostro.

“Le direttive, tra una diretta Facebook e l’altra, dovrebbero essere arrivate”

Giovanni, che in questi mesi ha cercato di restare aggiornato sulle novità pensa che “secondo me qualcosa è andato storto, perchè ho visto l’intervista che aveva fatto da Fazio qualche settimana fa dove – Lucia Azzolina – diceva che stava sviluppando questo piano per la maturità 2020 con la Francia. Il problema è che adesso la Francia ha annullato l’esame di maturità e secondo me l’Italia si è trovata un po’ isolata dal resto d’Europa. Poi, per chi non lo sapesse, la commissione quest’anno sarà composta solo dai commissari interni… gli esterni non sanno quanto abbiamo fatto con la didattica a distanza”.

Ansie giustificate perchè le informazioni arrivano frammentate e, in breve tempo, sono anche spesso modificate. “Inoltre c’è ansia, sia nostra che dei prof, relativa al fatto che non si sa come muoversi, la ministra ha dato delle indicazioni chiare su come dobbiamo fare. Il problema è che su alcune cose ha un po’ tralasciato. In 60 minuti, dovremo: parlare di un elaborato della nostra materia di indirizzo, nel mio caso scienze umane, analizzare un testo fatto in classe, fare il percorso interdisiplinare… In più dobbiamo parlare della nostra esperienza alternanza scuola lavoro, parlare di cittadinanza e, la ministra, ha consigliato anche di parlare della nostra esperienza con il coronavirus. Tutto questo con in 60 minuti…”.

Se era possibile complicare la vita dei ragazzi che si apprestano ad affrontare la maturità 2020, questa era certamente una delle strade

Nella conversazione che trovate nel player a fondo pagina, Giovanni Salomi, ci racconta l’umore e le paure, ma anche i sogni e le speranze. Della notte prima degli esami e di quel viaggio che spera di poter fare. E per le date?

“… Da quello che ho capito dovremmo cominciare a fare l’alaborato dal primo di giugno. Poi dovremmo scoprire chi sono i nostri commissari interni… poi l’estrazione della classe… L’esame dovrebbe cominciare il 17 di giugno, quando avrebbe dovuto cominciare il primo scritto e spero finiremo a luglio…”.

Quello che commuove e la passione e la tolleranza, la voglia di normalità (e come sempre ci sarebbe da riflettere su questa parola) e lo spirito di adattamento. Il desiderio di concludere questa esperienza e quel folle bisogno che non finisca mai.

A Giovanni, a tutti i ragazzi che si apprestano alla maturità 2020: merda, merda, merda. Assaporate ogni momento e continuate nel capolavoro di farci vedere il mondo attraverso le vostre speranze.

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Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Comunicazione e SBS edizioni si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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