Appalti pubblici e ripresa economica
Per qualche gara in più. Il labirinto degli appalti pubblici e la ripresa economica, webinar con Fabio Cintioli promosso da Ricostruire e Stefano Parisi.
Continuano i webinar promossi da Ricostruire e Stefano Parisi Protagonista del 13 maggio Fabio Cintioli, professore ordinario di diritto amministrativo, già Segretario generale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Tema del webinar è la tutela della concorrenza e la lotta alla corruzione nella questione degli appalti pubblici in Italia. Tematiche, queste, affrontate nel libro intitolato Per qualche gara in più. Il labirinto degli appalti pubblici e la ripresa economica scritto da Cintioli durante i giorni della pandemia per Rubbettino.
Nel volume pure l’argomento recente delle gare per le mascherine, di cui Fabio Cintioli ha presieduto le Commissioni su tamponi e test Covid-19. Inoltre un focus su come cercare di ripartire dopo il lockdown, senza impedimenti al funzionamento dell’amministrazione.
È il professore ordinario, appena presa la parola a spiegare
“Il libro nasce da una serie di appunti sparsi che ho annotato nel corso degli anni e dall’esperienza del lockdown”. Fabio Cintioli ha scelto la formula della domanda e risposta entrambe da lui poste. Così da offrire alcune proposte con linguaggio più semplice possibile anche per i non addetti ai lavori, per superare l’emergenza Coronavirus e rilanciare l’economia italiana.
Tredici le proposte operative del Segretario generale dell’antitrust il quale, da ultimo, ha cercato di porre l’attenzione sulla ricerca delle ragioni culturali e di costume sociale per cui il nostro Paese si è fermato.
Una conversazione quella a Ricostruire in cui si è tentato di sviscerare specialmente il tema della concorrenza
A questo riguardo è stato Cintioli a porre la lente d’ingrandimento sul mercatismo a favore delle politiche di libertà del mercato e sugli amministrativisti, come lui, che pensano sia importante rafforzare il potere dei cittadini nei confronti dell’amministrazione. Il connubio di tali due spinte, secondo Cintioli, ha fatto sì che l’amministrazione appaltante divenisse il regolatore di una competizione tra più concorrenti e che subentrasse il bisogno di procedimenti di gara per il confronto dei diritti delle imprese, diritti con una piena difesa.
Conclude che la tutela della concorrenza è diventata sinonimo dell’ampliamento delle gare agli appalti pubblici
Infine, sottolinea, come sia invece avvenuta nel 2014 l’unificazione di ANAC, Autorità nazionale anticorruzione e AVCP, Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Ciò al fine di prevenire la già citata corruzione ed eventuali infiltrazioni mafiose. Sebbene, a parere di Cintioli, la corruzione si annida più facilmente in bandi complicati e con tante regole, piuttosto che in una gara semplificata dove è l’amministrazione che deve assumersi la responsabilità della scelta.
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