Cronaca

Lunga vita e tutela premorienza

Cosa rappresenta la protezione oggi: un’opportunità o una necessità? Cosa intendiamo dunque per protection? Lunga vita e tutela premorienza.

Nel nostro secondo appuntamento di mercoledì 29 aprile con l’AssiCuraTime, sulla WebRadio SenzaBarcode abbiamo parlato della Long Term Care quale aiuto concreto per tutelare sempre la nostra autonomia in caso di non autosufficienza dovuta non necessariamente a malattia o infortunio, ma anche da senescenza. Non autosufficienza considerata per ciò che concerne l’assistenza dedicata nel momento in cui la persona non è più in grado di poter compiere azioni della vita quotidiana.

In tale nostro interloquire trattiamo invece della Temporanea Caso Morte TCM, tutela premorienza a costituire altro argomento alla base della piramide assicurativa di cui discusso in esordio. TCM per la protezione dell’Assicurato e dei suoi affetti, del suo pianificato.

Cosa rappresenta la protezione oggi: un’opportunità o una necessità? Cosa intendiamo dunque per protection? Innanzitutto qui ci riferiamo con il detto termine alla famiglia delle polizze che hanno qual obiettivo la protezione del capitale umano inteso come morte che avviene prima di una determinata scadenza. Nello specifico poi gli ambiti di interesse di cui ci occuperemo sono la previdenza in caso di reversibilità per chi resta e la premorienza per garantire continuità ai progetti dei propri cari.

Partiamo quindi dalla primaria di nostro interesse cioè la previdenza, iniziando a ragionare su un esempio concreto

Per capire che utilità abbia la TCM in tema di reversibilità analizziamo il caso di X, 42 anni, impiegato in un’azienda informatica da dieci anni, sposato con Y di 40 anni la quale è un’insegnante elementare da sei anni e genitore di XY di 5 anni. X ha un reddito lordo di 40000 euro annui mentre il reddito di Y ammonta a 20000 euro all’anno. In caso di decesso di X quale prestazione spetta ad Y? E se non avessero figli? In caso di premorienza di X spetterebbe ad Y il 60% della pensione reversibile pubblica, l’80% in presenza di un figlio.

Le regole per l’attribuzione della reversibilità a chi resta prevedono poi il 100% al coniuge con due o più figli, il 70% a solo un figlio, l’80% a due figli, il 100% a tre o più figli, il 15% ad un genitore, il 30% a due genitori, il 15% ad un fratello o una sorella, il 30% a due fratelli o sorelle, il 45% a tre fratelli o sorelle, il 60% a quattro fratelli o sorelle, il 75% a cinque fratelli o sorelle, il 90% a sei fratelli o sorelle e il 100% ad oltre sei fratelli o sorelle. Pensate possano bastare per condurre lo stesso tenore di vita?

Per avere accesso alla pensione diretta occorre inoltre vantare al momento del decesso o quindici anni di assicurazione e di contribuzione, oppure cinque anni di assicurazione e di contribuzione di cui almeno tre anni versati nei cinque anni precedenti il decesso.

Si ricordi altresì che a partire dal 1995 la pensione pubblicata di reversibilità indiretta ai superstiti è stata ridotta

e che dal 2018 delle seguenti percentuali in base al reddito del beneficiario: per redditi da 0 euro a 19789,38 euro annuali di una percentuale dello 0% e l’importo spettante alla/al vedova/o della pensione maturata dal defunto pari al 60%, per redditi da 19789,39 euro a 26385,84 euro all’anno di una percentuale di riduzione del 25% e l’importo spettante al superstite pari al 45%, per redditi da 26385,85 euro a 32982,30 euro annui di una percentuale del 40% e l’importo spettante al sopravvissuto pari al 36% della pensione maturata dal morto mentre per redditi da 32982,31 euro annuali di una percentuale di riduzione del 50% e lo spettante alla/al vedova/o del 30%.

Nel nostro caso specifico ad Y toccherebbe una percentuale di riduzione pari al 25% e l’importo spettante in quanto vedova della pensione maturata dal defunto X sarebbe pari al 45% in assenza di figli.

La Temporanea Caso Morte serve per colmare parte di reddito per coloro che restano

come utilizzarla per proseguire con continuità le progettualità della propria famiglia e quanto vale il capitale umano – e nel caso di X?
Ipotizziamo che X, che ha il già indicato reddito di 40000 euro annuali, abbia un mutuo di 600 euro al mese per quindici anni. Dato il reddito, di quanto avrebbe bisogno la famiglia per arrivare alla maggiore età del figlio in assenza di X? Considerando altri tredici anni al raggiungimento dei diciotto anni del figlio, necessiterebbe quanto meno di 20000 euro all’anno per i tredici anni restanti dunque di 260000 euro.

Se al solo mantenimento della moglie e del figlio volessimo aggiungere il debito residuo del mutuo? Alla luce del fatto che mancano ancora quindici anni avremo 600 euro mensili per dodici mensilità per quindici anni pertanto 108000 euro, in totale 108000 euro più 260000 euro ovvero 360000 euro.

Se a ciò volessimo aggiungere l’opportunità di completare il ciclo di studi universitari del figlio

tenendo presente che i tali in media costano tra i 30000 e i 50000 euro, per realizzare con serenità tutti i suoi progetti il padre di XY dovrà pensare a sommare ai 260000 euro per il mantenimento e ai 108000 euro per il mutuo ulteriori 40000 euro per gli studi, cioè 408000 euro di capitale caso morte da assicurare.

Tutelarsi e tutelare i propri famigliari per la premorienza ecco che significa andare a salvaguardare e difendere conto corrente, il risparmio di una vita, gli investimenti, l’abitazione e non indebitarsi bensì piuttosto avere al contrario protezione per mancanza di imprevisti, stabilità per garantire un futuro agli affetti e sicurezza data da un vero “partner di vita” al proprio fianco.

Va sottolineato non di meno che nonostante un elevato bisogno di protezione dichiarato dalle famiglie italiane, persiste un basso grado di impegno dei propri risparmi in tale direzione. Se consideriamo le categorie protezione a tutela di eventi imprevisti quali decesso, invalidità e non autosufficienza, risparmio ad integrazione del reddito pensionistico pubblico e altri investimenti come immobili, titoli di stato, obbligazioni ecc. la protezione è in testa ai desideri degli italiani ma se si passa a considerare le scelte effettive di sottoscrizione delle soluzioni assicurative scende all’ultimo posto.

Ad oggi mediamente solo il 4% degli italiani possiede una copertura TCM e però del 96% che non hanno alcuna Temporanea Caso Morte quasi uno su tre dichiara esplicitamente di essere disponibile ad acquistare una polizza di questo tipo

La propensione all’acquisto, secondo statistiche di mercato sui già possessori, rivela che è molto forte a partire dai trentacinque anni e che il maggiore acquisto è da parte di imprenditori ma anche liberi professionisti, lavoratori autonomi e dipendenti. Necessità di tutela sentita di importanza fondamentale da chi è genitore, dalle coppie senza figli in ottica di protezione reciproca ed addirittura dai single nei confronti dei loro cari e famigliari.

Recenti indagini confermano eppure che molti italiani ancora non sono sufficientemente informati sull’esistenza e sulle caratteristiche delle TCM e fra chi conosce tale tipologia di tutela spesso vi è la convinzione che il costo sia troppo elevato.

In una realtà caratterizzata dai continui e giornalieri spostamenti, infine ti sei mai chiesto che incidenza hanno gli incidenti stradali sulla mortalità quotidiana?

In una stima preliminare gennaio-giugno 2015 attraverso dati Istat-Aci si pose l’accento su quanto la mortalità stradale fosse in crescita, del +1% a causa di una vita più frenetica e meno casalinga. L’indice di mortalità era di 1,88. I morti per incidenti stradali nel primo semestre di cinque anni fa 1596, gli incidenti stradali 470, circa 9 morti per ogni giorno, 600 i pedoni vittime della strada cioè due per ogni dì – mentre 8000 i decessi per incidenti domestici, circa il 30% di tutte le morti accidentali.

Non molto differenti i dati dal 1° gennaio al 30 giugno scorso secondo cui in Italia si sono verificati 82048 incidenti stradali, in media 453 al giorno ovvero 19 ogni ora che hanno causato 1505 morti e 113765 feriti.

In conclusione una generica copertura di protezione TCM risulta l’unico strumento che, con un versamento minimo, consente di disporre di un capitale ai beneficiari per compensare il danno economico prodotto da un evento negativo

Temporanea Caso Morte che permette di mantenere il tenore di vita dei beneficiari in caso di premorienza dell’Assicurato il quale, se coincide con la figura del contraente, ha la possibilità di godere sul premio annuo versato della detrazione di imposta ai fini IRPEF prevista dalla normativa di legge vigente attualmente pari al 19% dei premi pagati entro il limite massimo di 1291,14 euro all’anno. Ulteriore vantaggio fiscale è rivolto ai beneficiari della polizza che sull’eventuale capitale erogato non pagano imposte; contratto il tale per aumentare la sicurezza di assolvere a impegni economici anche rilevanti presi in passato e destinati a progetti futuri delle persone vicine che posso essere scelte liberamente dal contraente e che magari sono fuori dall’asse ereditario.

Capitale che è soggetto ad impignorabilità ed insequestrabilità delle somme assicurate.

Sebbene gli italiani siano tra i maggiori possessori di immobili, l’avere a disposizione un capitale da destinarsi alle persone più care e specie se con redditi non tanto alti è molto utile. Anche se i figli o chi che sia difatti fortunatamente potranno sempre contare ad esempio su una seconda casa di proprietà, all’accadimento di un evento improvviso i tempi e le modalità di smobilizzo possono essere eccessivamente lunghi e risultare complicati. Avere una soluzione TCM permetterebbe di avere subito a disposizione una somma per far fronte alle difficoltà immediate che purtroppo si presenterebbero.

Lunga vita l’augurio delle Compagnie agli Assicurati, questi a poter contare comunque su un notevole capitale per il cosiddetto “non si sa mai…” che pur si spera non percepito a scadenza della durata contrattuale.

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Giulia Quaranta Provenzano

GQP è nata l’11 luglio del 1989, ad Imperia. Terminato il Liceo Scientifico G.P. Vieusseux di Porto Maurizio IM, la giovane si iscrive all’UNIGE e nel 2011 consegue la Laurea triennale in Filosofia mentre nel 2014 quella magistrale in Metodologie Filosofiche. Appassionata e costantemente dedita già dall’età di 6 anni alla fotografia, Giulia nel 2018 inizia ad essere protagonista di mostre Collettive e Personali ed ottiene altresì il Diploma quale Critica di arti visive e letteraria. Prolifica poetessa, ha scritto inoltre alcuni brevi romanzi, racconti e saggi editi con il CEI, Aletti Editore, Pegasus Edition ed Articoli Liberi. È nel 2019 che l’entusiasta e vulcanica artista per vocazione e missione – consulente assicurativa invece per professione, intraprende un corso attoriale intensivo con il noto Giuseppe Morrone, punto zero grazie al quale finalmente accarezzata una più profonda e totale, inedita, consapevolezza in maieutico stupore. Per curiosità e domande, scrivere a giuliaqp@senzabarcode.it

Un pensiero su “Lunga vita e tutela premorienza

  • Brava complimenti te lo dice un agente assicurativo.

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