La cavatura del tartufo patrimonio Unesco
Spesso si sente parlare di patrimoni immateriali candidati all’inserimento nella lista dell’Unesco. Tra tante meraviglie anche il tartufo!
Cavatura del tartufo. Con questa espressione si fa riferimento a tutte quelle pratiche e tradizioni che, pur non essendo riferibili direttamente a un oggetto fisico, come nel caso di un monumento, rappresentano comunque la cultura di un posto e di un popolo.
Inutile dire che per gli italiani moltissimi alimenti sono simbolo della cultura locale grazie alla loro antica tradizione e anche alla socialità e alla convivialità ai quali sono legati.
Non esiste, però alcun cibo o alimento in particolare che sia stato nominato patrimonio dell’Unesco, ma ci sono molte pratiche storiche legate all’enogastronomia italiana che hanno ottenuto questa inclusione dopo essere state sottoposte ad un lungo iter di valutazione e studio. Se siete curiosi di sapere quali sono le tradizioni della gastronomia italiana annoverate tra i patrimoni dell’Umanità, potete leggere il mio articolo su CandyValentino.it.
Intervista a Michele Boscagli sulla cavatura del tartufo
Di recente, la cavatura del tartufo è stata accettata come candidatura ufficiale per il 2021 per l’Italia nell’elenco dei beni immateriali patrimonio dell’Unesco. In un momento così difficile per il settore dell’enogastronomia italiana come quello della recente pandemia COVID-19 e del lockdown che mantiene chiuse tante attività legate al mondo della ristorazione, questa è senza dubbio una bella notizia. A questa tradizione, che da secoli fa parte della vita agreste di alcune zone in particolare del territorio italiano, è stato riconosciuto un duplice valore:
- richiede una vasta conoscenza della natura e dei climi delle varie zone d’Italia;
- enfatizza il rapporto tra l’uomo, nella persona del ricercatore di tartufi e l’animale, in questo caso il cane che aiuta il tartufaio col suo fiuto.
Le zone delle Langhe, di Monferrato e di Roero sono le più rappresentative per la comunità italiana dei tartufai, tutelata anche dall’Associazione nazionale Città del Tartufo. Il Presidente di questa Associazione, Michele Boscagli, ci ha raccontato in un’intervista pubblicata sulla Webradio SenzaBarcode, tanti dettagli interessanti sulla cerca del tartufo.
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