Il Covid-19 ferma lo spettacolo viaggiante
Nel vasto comparto della cultura in Italia ci sono gli artisti di strada, il teatro, il circo, lo spettacolo viaggiante. Impossibile elencare tutti gli aspetti artistici che colorano e distinguono il nostro Paese.
Generazioni di famiglie che si spostano sulla penisola portandovi arte e divertimento. Insieme ai teatri, ai musei, e a tutte le espressioni di spettacolo, anche lo spettacolo viaggiante è un aspetto della nostra cultura che non possiamo e non vogliamo perdere.
Nel decreto Cura Italia sono previsti 130 milioni alla cultura, ulteriori 20 milioni di euro stanno, nel decreto di aprile, per i settori non finanziati dal Fondo Unico per lo Spettacolo – FUS. 5 milioni vanno allo spettacolo viaggiante.
A Disputandum un confronto tra politica e imprenditoria del settore. Federico Mollicone, deputato eletto in Fratelli d’Italia, Antonio Buccioni presidente dell’Ente nazionale circhi e Roberto Claudi, rappresentante degli imprenditori dello spettacolo viaggiante.
Subito la parola all’onorevole Mollicone. Fratelli d’Italia ha chiesto con urgenza al Governo mezzo miliardo, nello scostamento che è stato votato di 55 miliardi, per tutta la filiera dell’industria cultura, spettacolo viaggiante, spettacolo dal vivo e circo compresi. Domandato inoltre che non sia applicata la logica dei codici Ateco in maniera generalizzata. La richiesta è volta ad una collaborazione con le Regioni per stilare protocolli specifici, provincia per provincia e categoria per categoria.
“Linee guida di riaperture selezionate in modo da permettere il prima possibile il riavvio dell’attività” esplicita il deputato
D’accordo con questi Buccioni, il quale evidenzia il bisogno per le attività outdoor, cioè per le arene ginniche od esibizioni auto-moto acrobatiche di non perdere la stagione estiva, unico momento di svolgimento. Ugual necessità per quelle indoor sotto chapiteau, che in estate possono attrezzarsi e lavorare anche all’aperto.
Ulteriore richiesta del presidente dell’Ente nazionale circhi che sia fatta certa la possibilità, per le famiglie e gli artisti -comprese atrezzature, carovane, camion e animali- di permanere nel Comune occupato al momento dello stop. Attualmente nessuno dei 46 complessi con animali distribuiti in 15 regioni del territorio nazionale e non alcuno dell’altra trentina privi di animali registra casi di Covid-19.
Roberto Claudi poi ribadisce l’esigenza di aiuti immediati “che non vadano soltanto ai grandi imprenditori, bensì a tutte le partite Iva in base alle famiglie”. Attenzione quindi pur ai piccoli lavoratori e ai loro bambini, minori che non sanno quando e dove riprenderanno la scuola. Come il circo il mondo dello spettacolo viaggiante che è stato bloccato prima di Carnevale ha perso molto economicamente, tuttavia ad oggi nessun contagiato tra gli artisti viaggianti, di strada e giostrai.
I tre intervistati da Sheyla oltre ad essere d’accordo sull’occorrenza di maggior sussidi e lo stanziamento di ulteriori fondi, sulla ripartenza segmentata in base alle reali condizioni delle strutture e dell’occorrenza di far conoscere le specifiche condizioni e problematiche loro tecniche alla politica, concordi pur sul tema sanificazione da operarsi da parte dello Stato.
A fondo pagina il player dell’intervista completa che contiene molti spunti di riflessione e rassicurazioni.
Sheyla Bobba – Giulia Quaranta Provenzano