Invecchiamento e affinamento del vino
L’invecchiamento e l’affinamento del vino: quando il tempo dà grandi risultati. Gusto e Cultura enogastronomica su WebRadio SenzaBarcode.
Maturazione, invecchiamento, affinamento: che differenza c’è tra queste fasi della lavorazione del vino? Spesso le confondiamo, come capita di confondere l’invecchiamento in botte con quello in bottiglia. Quando si parla di affinamento in bottiglia, tra l’altro, ci si riferisce a un procedimento realizzato dalle aziende vinicole e dalle cantine prima ancora dell’etichettatura e della messa in commercio del prodotto. Ben diversa è la conservazione della bottiglia di vino una volta che questo viene acquistato e anche a tal proposito ci sono tanti accorgimenti da prendere per mantenerlo al meglio ed evitarne l’ossidazione.
Per realizzare al meglio la maturazione e l’affinamento del vino sono fondamentali la scelta dei contenitori e le condizioni termiche e climatiche della cantina. Nell’espisodio de “Il Gusto con Candy Valentino” di sabato 28 marzo 2020 alle ore 15 sulla Webradio SenzaBarcode parliamo nel dettaglio delle tecniche più comunemente utilizzate per “migliorare” il vino e ottenere i migliori “nettari” e anche di ciò che stabilisce la normativa a riguardo.
Vini affinati in botti grandi, botti piccole, barrique, tonneau
L’elevazione del vino si realizza all’interno di botti di legno. Questo materiale limita molto l’ulteriore ossigenazione della bevanda e ne completa la maturazione. Il tipo di legno con cui è fabbricata la botte, poi, arricchisce il vino di altri aromi.
Si distinguono, inoltre, botti grandi che contengono 10 o 20 ettolitri di vino e botti piccole della capienza 2 o 4 ettolitri, come le barrique o i tonneau. La botte grande, sebbene sia realizzata in un materiale più naturale, ha un’efficacia simile a quella dei recipienti inerti. La botte piccola, invece, è in grado di cedere al vino sostanze tanniche che derivano dalla tostatura del legno. L’effetto del legno sul gusto della bevanda è, quindi, inversamente proporzionale alla dimensione del contenitore e dipende anche dal tipo di legno. I più pregiati sono il rovere, il ciliegio e il castagno.
Non tutti i vini “invecchiano” allo stesso modo
ad esempio i vini bianchi si comportano in modo diverso dai vini rossi. Per saperne di più, non perdete l’articolo sul mio blog CandyValentino.it.
Pingback: Vini vegani, conoscerli e riconoscerli - SenzaBarcode
Pingback: Maturazione, affinamento, conservazione e invecchiamento del vino