Cinema orientale. È per tutti?
Giovanni Salomi ci regala il suo podcast 0 parlando di cinema e mondo orientale. Noi lo vogliamo ogni settimana su WebRadio SenzaBarcode! Ecco a voi articolo e podcast. Benvenuto Giovanni!
“Parasite” si può considerare la summa del cinema coreano e, più in generale, di quello orientale mischiando alla perfezione svariati elementi. Il regista, avendo già lavorato negli Stati Uniti, è riuscito a creare un’opera apprezzabile anche per chi non ha mai visto nulla del misterioso, ed allo stesso tempo affascinante, mondo orientale.
Ma il cinema orientale è appetibile per tutti? Le differenze con il nostro sono abissali ed è difficile fare dei confronti con i nostri autori. Chi ha visto “Parasite” o qualsiasi pellicola proveniente dalla Cina, dal Giappone o dalla Corea potrà confermare (su Netflix e su Amazon Prime Video troverete alcuni film di questi paesi). Prima di vedere un’opera di queste zone è ben tenere presente alcune caratteristiche essenziali di questo tipo di cinema.
Innanzitutto, è importante comprendere il contesto storico-politico di ogni paese, ad esempio, in alcuni film provenienti da Hong Kong vengono citati eventi storici che a noi occidentali sono completamenti sconosciuti, o le loro abitudini , in opere come “Lady Vendetta” e “Memories of Murder” viene citato una caratteristica della televisione coreana ossia quella di ricreare degli omicidi in diretta TV.
Parlando sempre delle differenze culturali, ho trovato esemplare la pellicola
“Ritratto di famiglia con tempesta” del giapponese Hirozaku Kore’eda in cui vengono analizzate le dinamiche di una famiglia nel bel mezzo di un divorzio. La trama è pressoché identica a quella di “Storia di un Matrimonio” di Noah Baumbach ma la vera differenza sta nel rapporto fra i personaggi. Nel film di Kore’eda il ritmo è pacato, tranquillo e di riflessione mentre in quello di Baumbach, soprattutto in scene come quella del litigio tra i protagonisti, è movimentato, acceso e più spontaneo. Un’interessante caratteristica degli autori orientali, rispetto a quelli occidentali, è il focalizzarsi sempre sulle stesse tematiche.
Nel già citato Kore’eda è sempre presente il tema della famiglia e del lutto, in Bong Joo-Ho (l’autore di “Parasite”) è sempre centrale il tema delle lotte di classe, in Chan Wook (regista di “Oldboy”) la vendetta oppure in Miyazaki (fondatore dello Studio Ghibli e regista di capolavori dell’animazione come “La Città Incantata” o “Il mio Vicino Totoro”) il mondo visto dai bambini. Anche i generi trattati tendono a ripetersi, i principali sono il noir ed il drammatico anche se sono presenti esperimenti interessanti nell’ambito dell action (come “Hard Boiled”) e nell’horror (l’originale “The Ring”). Infine è sempre più comune trovare una “commistione di generi” nelle opere orientali, mai stata fatta da noi occidentali. Un esempio è proprio “Parasite” che riesce ad unire saggiamente la commedia con il dramma aggiungendo alcuni elementi da thriller.
Il consiglio migliore, ed il più ovvio, è informarsi
e recuperare qualche film per capire se lo stile orientale, completamente opposto al nostro occidentale, soddisfi i nostri gusti. È un cinema diverso, che da anni è sempre stato sotto l’occhio vigile dei cinefili più accaniti (basti guardare le rassegne dei festival principali) e che ora è sotto l’occhio di tutti.
Giovanni Salomi
Chi è Giovanni Salomi?
è nato a Busto Arsizio il 12 febbraio 2001. Studente al quinto anno presso il Liceo “Daniele Crespi” Scienze Umane. Fin da piccolo appassionato di cinema, ha sempre studiato con interesse tutto ciò che sta davanti e dietro le quinte.
Dal 2016, scrive presso il portale “L’Informazione” con la rubrica “Il film del fine settimana”, nella sezione “Conoscere e sapere”, in cui presenta le pellicole del momento.
Dal 2017, co-presenta un programma radiofonico, “B-Movie”, insieme a Giovanni Castiglioni, dove approfondisce e discute delle ultime novità nel mondo del cinema. Da svariati anni collabora con i cinema della zona di Busto Arsizio (per un anno ha lavorato presso il Teatro Sociale ed adesso collabora attivamente al cineforum del Cinema Lux)
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