Regolamento di Polizia Urbana, story
Si dice sempre “serve cultura sul tema” ed ecco qui, il fumetto per il nuovo Regolamento di Polizia Urbana, che a noi piace. Intervista a Sara Seccia M5S.
“Un lavoro che comincia da lontano” spiega il consigliere capitolino Sara Seccia. Necessitava di una revisione visto che il Regolamento di Polizia Urbana in uso era datato 1946. Oltre 73 anni per un lavoro concluso dall’Amministrazione Raggi, ma cominciato dall’Amministrazione precedente. Stavolta “quelli di prima e quelli di adesso” hanno lavorato “insieme”, dando la possibilità a Virginia Raggi e ai suoi collaboratori di firmare un progetto importante.
E, finalmente, la cultura sul tema è concreta. Si comincia dalle scuole, dalle elementari a salire, per spiegare, con un linguaggio semplice, le norme che, ad esempio, spiegano cos’è il daspo urbano. Ma si parla anche di ludopatia, prostituzione, fontane etc.
Sara Seccia, consigliere del Movimento 5 stelle e Vice Presidente Vicario dell’ Assemblea capitolina, ci parla del progetto nelle scuole romane. Un fumetto con 20 disegni di Mario Improta, realizzati gratuitamente, mostrano una vigilessa che spiega come rispettare la città e sensibilizzare sul tema.
Le polemiche non sono mancate, anche questa volta. SenzaBarcode sarà sempre dalla parte di chi fa corretta formazione e informazione. Tanto più sul rispetto dei diritti di tutti e delle norme civili.
Per spiegare il nuovo Regolamento di Polizia Urbana è stata individuata una strategia, che funziona. Quindi non comprendo proprio che utilità può avere contestare un’opera. Peraltro a solo costo di stampa.
“Magari un giorno, un Regolamento di Polizia Urbana, potrebbe non servire più” dice Sara Seccia, e noi ce lo auguriamo
Importante la collaborazione con il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale anche tramite il Comandante Antonio Di Maggio, che alla presentazione ufficiale del 15 novembre aveva dichiarato: “La protezione della nostra città coinvolge ognuno di noi, a partire dal rispetto dei luoghi e delle persone che ci circondano, ma la vera spinta al cambiamento proviene dai giovani che, con il loro esempio, possono innescare un circolo virtuoso di azioni positive. In questo impegno collettivo, resta fondamentale il contributo dei nostri agenti, non solo per far rispettare le regole ma anche per fornire un adeguato supporto ai cittadini, a partire dai più piccoli, che devono trovare in chi indossa un’uniforme un importante punto di riferimento”.
La conversazione con il consigliere Seccia è particolarmente interessante, energica e positiva. Se in altre occasioni abbiamo contestato – e probabilmente contesteremo – alcune scelte dei governatori della città, in questo caso ci sentiamo di fare un plauso. Consiglio di seguire con attenzione l’intervento del Vice Presidente Vicario sul nuovo Regolamento di Polizia Urbana di Roma Capitale.
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