Cronaca

NO2, NO Grazie! III edizione

L’associazione Cittadini per l’Aria promuove il più esteso progetto di scienza partecipata sulla qualità dell’aria in Italia. NO2, NO Grazie!

Un’iniziativa che chiama all’appello i cittadini di Roma, Milano e Napoli invitandoli a contribuire attivamente nell’attività di rilevamento del biossido di azoto (NO2) presente nell’atmosfera.

Smog, tanto smog, troppo smog. È un dato di fatto: soprattutto nelle aree urbane respiriamo un’aria pericolosamente inquinata, a tutto discapito della nostra salute. In questo scenario – grigio e soffocante non solo metaforicamente – i gas di scarico emessi delle vetture (soprattutto se diesel) sono sicuramente fra i principali imputati. È proprio dai motori di automobili, furgoni e camion che fuoriesce, pressoché a ‘getto continuo’, il biossido di azoto (NO2), una sostanza estremamente nociva per l’organismo umano la cui presenza nell’atmosfera è anche associata a quella di altri pericolosi inquinanti come il particolato, il PM10, il PM2.5, gli IPA (ovvero gli idrocarburi policiclici aromatici) o il Black Carbon.

Va da sé che il problema è maggiore nelle grandi città dove, intervenire, e ancor meglio prevenire, diventa una priorità sociale. È vero, sconfiggere lo smog al 100% è oggi ancora difficile ma combatterlo è possibile. E tutti possiamo fare qualcosa. Misure adeguate delle amministrazioni supportate da comportamenti virtuosi dei cittadini, possono trasformare la qualità dell’aria delle nostre aree urbane.

NO2, NO grazie!

Lo dicono i numeri, le rilevazioni e le statistiche: nelle maggiori aree urbane italiane le concentrazioni di NO2 superano talvolta anche del 50% il limite annuo medio previsto dalla legge (40 µg/m³). E allora, proviamo a dire ‘Basta’.

Nella Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Cittadini per l’Aria – associazione che ha scelto di impegnarsi per difendere il diritto di respirare aria pulita – lancia la terza edizione di NO2, NO Grazie!, campagna di scienza partecipata tesa a influire sulle politiche locali per migliorare la qualità dell’atmosfera che ci circonda. Il progetto consente quest’anno agli abitanti di Roma, Milano e Napoli (città simbolo di centro, nord e sud Italia, accomunate dalla cattiva qualità dell’aria che vi si respira), grazie alla collaborazione con Salvaiciclisti Roma e il Comitato Vivibilità Cittadina di Napoli, di partecipare al monitoraggio del biossido di azoto per poi presentare alle amministrazioni cittadine dati utili a supportare l’adozione di nuove misure anti-smog.

Nelle tre città la situazione è da allarme rosso: nel 2018 la concentrazione media annua di questo gas altamente inquinante a Roma ha raggiunto 66 µg/m³. Milano e Napoli non stanno molto meglio con rispettivamente medie da 59 µg/m³ e a 56 µg/m³ misurate presso le centraline di traffico.

A Milano il monitoraggio si estenderà anche all’agglomerato della città come descritto ai fini della zonizzazione sulla qualità dell’aria e a Napoli comprenderà l’area metropolitana e Caserta.

Le precedenti edizioni del progetto, svoltesi prima solo a Milano (2017) e poi anche a Brescia e a Roma (2018), hanno consentito di raccogliere e presentare alle amministrazioni cittadine dati che sono stati determinanti per l’adozione di nuove misure di riduzione del traffico a Milano (nuova ZTL Area B) e a Roma (nuova ZTL euro 3). I dati sono stati elaborati con il contributo dei ricercatori della Divisione di Chimica dell’ambiente e dei Beni culturali della Società Chimica Italiana e poi presentati alle amministrazioni con il patrocinio della Commissione Europea.

La salute dell’aria comincia da te

I cittadini, le famiglie, una scolaresca, un’intera azienda… tutti, aderendo al progetto, possono dare il loro contributo per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, basta registrarsi al sito ufficiale. I partecipanti potranno ritirare, a fine gennaio, un kit di misurazione che dovrà essere collocato all’aperto ad una altezza di circa 2 metri e mezzo, seguendo delle semplici istruzioni. La qualità dell’aria può variare in modo significativo su brevi distanze, anche a seconda dell’intensità dei flussi di traffico. Proprio per descrivere la variabilità dell’esposizione all’inquinamento in un’area urbana, Cittadini per l’Aria invita tutti a partecipare.  

L’obiettivo per il 2020? Ottenere una mappatura dettagliata delle aree urbane coinvolte: per questo è fondamentale posizionare molti kit di misurazione ed essenziale la partecipazione massiccia di cittadini, scuole, aziende…

Nel periodo di esposizione, previsto per quattro settimane durante il mese di febbraio 2020, il campionatore passivo raccoglierà per assorbimento il biossido di azoto (NO2) nell’aria nel punto prescelto. I campionatori saranno poi analizzati in laboratorio per ottenere i dati delle concentrazioni di NO2 misurate in ciascun punto di monitoraggio.

I dati elaborati dai ricercatori del Comitato Scientifico del progetto creeranno un database unico di informazioni preziose che gli epidemiologi utilizzeranno per determinare l’impatto sanitario dell’NO2 nelle tre città e che verrà messo a disposizione delle amministrazioni. I dati consentiranno di migliorare le capacità predittive delle concentrazioni e dell’esposizione nelle città e forniranno una descrizione precisa delle aree critiche facilitando la restituzione di informazioni utili alla pianificazione e raccomandazioni ai decisori politici.

Durante il corso dell’anno i partecipanti al progetto potranno diventare agenti del cambiamento prendendo parte a incontri, laboratori, azioni di attivismo civico per contribuire all’adozione di nuove misure per la riduzione degli inquinanti dell’aria, all’insegna del motto La salute dell’aria comincia da te.

Foto di Foto-Rabe da Pixabay

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