A tor bella monaca non ‘piove’ mai
Marco Bocci ha scritto un bel libro, poi ne ha fatto un bel film. Nelle sale dal 28 novembre, con un cast eccezionalmente perfetto.
La colonna sonora di A tor bella monaca non ‘piove’ mai non poteva essere più giusta, una buona parte del film aumenta vertiginosamente di valore grazie alle musiche di Emanuele Frusi. Nulla da eccepire anche sul cast, Mauro e Romolo, i fratelli protagonisti, sono Libero De Rienzo e Andrea Sartoretti. Giorgio Colangeli è il padre in una famiglia che forse non è così rara come si potrebbe pensare.
Tor Bella Monaca è una periferia, ma grande quanto una città, difficile sotto tanti, tantissimi punti di vista. Droga, povertà, malavita come in molte banlieue delle grandi città che hanno sempre grandi problemi. Ma ovviamente non c’è solo questo!
Il film è prodotto Santo Versace, Gianluca Curti e Carlo D’Ursi. Una produzione Minerva Pictures con RAI cinema, in coproduzione con Potenza Producciones e distribuito da Altre Storie e Minerva, è un gran bel lavoro. Forse la storia potrebbe sembrare retorica, “troppo spudoratamente di sinistra” e forse noiosa, con la ritrita domanda “bravi/cattivi si nasce o si diventa?“. Un occhio disattento, forse, legge questa trama nel lavoro di Marco Bocci, un’opera prima per lui alla regia, apprezzato come attore in Romanzo criminale come il commissario Nicola Scialoja o vicequestore Domenico Calcaterra nella serie TV Squadra antimafia.
Non è così riduttivo, o riduttibile
in A tor bella monaca non ‘piove’ mai, c’è qualcosa di più, tanta roba di più. Racconta di “una gabbia dentro la quale vivono e convivono, sfiorandosi senza accorgersene inquinandosi e contaminandosi proprio in quest’ aera di condivisione estrema. Condivisione forzata di musiche invadenti e disturbanti, l’invasione dei social nelle vostre vite, nella nostra intimità e nel bisogno di andare bene, di non essere diversi, di non essere sbagliati”. Così Bocci nelle Note di regia
A tor bella monaca non ‘piove mai’ è anche una richiesta di attenzione
di periferia, ma soprattutto alle persone che vivono alla periferia di tutto e in tutto. Che a volte non hanno scelta, e si cerca per questo, di giustificare ogni cosa, perché tanto le cose stanno così e non c’è rimedio, legale. È “un film che cerca di arrivare a tutti, che vuole denunciare, raccontare e affrontare problematiche senza però far perdere l’intento primario del cinema che è emozionare e di intrattenere”. Continua Marco Bocci.
Personalmente, alla fine dell’anteprima di mercoledì 21 novembre proiezione per la stampa al cinema Adriano di Roma, ho sentito l’esigenza di leggere anche il libro di Bocci, per capire e conoscere il suo personale sentimento, al di là degli altri protagonista, sapere cosa trasmette; solo lui e la penna.
Tra un cast veramente eccellente spicca Antonia Liskova
in A tor bella monaca non ‘piove’ mai è la protagonista femminile, che straccia con forza l’immagine della bionda fragile in cerca dell’escamotage per cadere sempre in piedi. Diventa una donna reale, realista e terribilmente piantata a terra. Che sceglie il coraggio di scegliere l’amore che forse non è destinato a lei… Una finestra, e chiude con i sogni e forse chiude con se stessa. Ho amato molto Samantha, Antonia Liskova, in lei leggo tutto molto del film che vi consiglio caldamente di vedere dal 28 novembre.
La conferenza stampa, come spesso accade, regala perle e momenti importanti nella vita dei registi, degli attori e dello film stesso, la WebRadio SenzaBarcode ha ripreso tutto il dibattito per voi.
Per apprezzare al meglio il film vi consiglio di seguirlo e poi andare al cinema, e in seguito leggere il libro.
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