Roma Multiservizi, via 30% nello stipendio
Spara e scappa, è il nome della chat che alcuni dirigenti della Roma Multiservizi: “dobbiamo “badgiare” veloci senza raccogliere i rifiuti…”.
Sparare, leggere con il lettore i codici a barre, relativi alla raccolta rifiuti di bar, ristoranti e simili, così come da Bando vinto nel 2018 dalla Roma Multiservizi per conto di AMA. Fin qui la storia è abbastanza nota, grazie al servizio delle Iene – tutti innocenti fino a sentenza passata in giudicato – quello che inquieta maggiormente è che da ieri i dipendenti hanno visto accreditare lo stipendio ridotto del 30%.
Quindi quel tutti innocenti sembra non avere senso, perché i dipendenti, tutti indistintamente del lavoro che svolgono, sono stati puniti.
Questa mattina abbiamo intervistato Serenetta Monti, vice segretario di USI – Unione Sindacale italiana – che ci ha aiutato a comprendere meglio la posizione dei dipendenti e quella che a noi pare una vera e propria ingiustizia. Se è vero, come è vero, che dipendenti della Roma Multiservizi vivono da anni una situazione precaria e di forte disagio, è altrettanto vero che questa giunta aveva rivolto esplicite rassicurazioni.
“Aveva garantito che la dirigenza sarebbe cambiata, invece stanno tutti sulle loro poltrone”
La Monti ci ricorda anche che molti dipendenti lavorano all’interno delle scuole, e quindi non percepiscono lo stipendio nel periodo della chiusura estiva, di fatto quindi quello di settembre è il primo stipendio che percepiscono. Salari che vanno dai 300 a meno di mille euro.
Stipendio che oggi è stato decurtato del 30% in modo “non conforme agli obblighi datoriali e in violazione di quanti previsto all’articolo 2099 del vigente codice civile, nonché alle disposizioni contrattuali in vigore per i settori di riferimento, del personale dipendente della Società Roma Multiservizi SpA” scrive l’USI in un comunicato stampa.
L’invito è di ascoltare l’intervista con Serenetta Monti, per la nostra webradio e, per tutti i dipendenti di Roma Multiservizi, ma non solo, di partecipare, giovedì 24 ottobre dalle 15, in Piazza Madonna di Loreto (adiacente il Campidoglio). L’iniziativa è organizzata dal comitato Romano AEC che ha depositato a marzo 2019, con 12mila firme, una proposta di iniziativa popolare con la richiesta di internalizzazione di un servizio essenziale, quello dell’Assistenza Educativa Culturale, ossia il servizio di integrazione scolastica dei ragazzi disabili.
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