Lazio

“Termovalorizzatori o sempre caos rifiuti”

A seguito dell’iniziativa presso il termovalorizzatore di San Vittore, organizzata da Energie per l’Italia-Roma. Da ufficio stampa Stefano Parisi e EpI.

“Sono anni che a Roma ciclicamente torna la crisi dei rifiuti e ogni volta assistiamo al rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione. Ma il punto non è solo chi agisce, ma anche come. Nell’affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti oggi abbiamo due punti di vista ben distinti.

Da un lato, il sindaco Virginia Raggi che ha sperimentato utopisticamente la raccolta differenziata porta a porta, convinta di raggiungere l’obbiettivo “raccolta al 70%”; dall’altro, c’è chi invoca da tempo l’utilizzo dei termovalorizzatori, impianti tecnologici e moderni in grado di smaltire i rifiuti non differenziabili. Ostaggio del “no” ideologico dei 5 Stelle, con il Pd a fare da sponda, la Capitale di uno dei Paesi del G7 non riesce proprio a mostrarsi come una città del primo mondo. Inevitabile, quindi, che Roma finisca nelle pagine dei quotidiani esteri, (Le Monde, New York Times, solo per citarne alcuni), con conseguente danno di immagine.

Ma la gestione dei rifiuti non cambia

Mentre i sacchi strabordano dai cassonetti (quando questi non vengono dati alle fiamme), il duo Raggi-Zingaretti tira dritto sulla linea del “no” agli inceneritori. In compenso però Roma avrà un sito di stoccaggio (di fatto una discarica), contrariamente a quanto disposto dalle direttive europee.

Così i rifiuti finiranno lì e quelli che non potranno essere stoccati, verranno caricati nei camion in direzione nord Italia o in Europa, per essere inceneriti a fronte di spese salatissime a carico dei cittadini romani. Dunque, appare evidente che vi sia un problema di modello culturale oltre che di visione.

Conoscere il termovalorizzatore

Per sensibilizzare i cittadini, Energie per l’Italia guidata dal coordinatore di Roma, Donato Bonanni, ha organizzato un’iniziativa dal titolo “Conoscere il termovalorizzatore”. Bonanni e la squadra di EPI Roma hanno condotto un gruppo di cittadini presso il termovalorizzatore di San Vittore, l’unico impianto attualmente in funzione nella Regione Lazio.

Il partito di Stefano Parisi è da sempre in prima linea nella richiesta di un grande impianto che possa garantire a Roma una chiusura regolare del ciclo dei rifiuti, e considera il termovalorizzatore l’unica soluzione concreta per porre fine al degrado della città. “Le realtà del nord Italia, virtuose in fatto di smaltimento dei rifiuti, utilizzato i termovalorizzatori, così come tutte le grandi capitali europee”, ha dichiarato Bonanni. “Il no a queste tecnologie innovative da parte di Raggi e Zingaretti è ideologico e non corrisponde alle esigenze della città.

Oggi, nel Lazio è in funzione solo l’impianto di S. Vittore di Acea, che può al massimo valorizzare circa 350 mila tonnellate di rifiuti l’anno, rispetto a un fabbisogno di oltre 800 mila”.

“Se non verranno attivati nuovi impianti – conclude Bonanni – Roma non raggiungerà mai il livello di efficienza delle principali città italiane ed europee, e le provincie del Lazio saranno costrette a prendersi carico del problema ogni volta che la Capitale andrà in tilt. Facciamo nuovi termovalorizzatori”.

SenzaBarcode Redazione

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