Investire da soli? Occhio agli indicatori
Investire sui mercati anche senza essere professionisti del settore e senza la necessità di affidarsi ad intermediari. Può sembrare una sorta di illusione ma è un qualcosa, ad oggi, di molto concreto.
Non un sogno da inseguire necessariamente e senza capacità di analisi, dato che si parla di rischi di un certo peso; ma comunque un’opportunità da provare a cogliere. Come è stato possibile essere arrivati a questo?
Facciamo un passo indietro partiamo dalla definizione di ciò di cui si sta parlando: trading online, quindi approccio multimediale anche per accedere al mondo degli investimenti. Tramite la rete tutto è più semplice, le distanze si azzerano ed i vantaggi sono riscontrabili anche in altri ambiti.
Sempre più gli utenti si rivolgono a questa modalità proprio per sfruttare i benefici ad essa legati:
un mondo nuovo che si arricchisce costantemente di strumenti affinati e nati appositamente per facilitare la vita dell’investitore. L’esempio lampante è proprio dato dalla possibilità di investire in modo automatico pur senza conoscere a fondo il tema. La parola da tenere a mente è indicatori di trading, ovvero segnali che si possono sottoscrivere e che arrivano quotidianamente presso la propria casella di posta elettronica con consigli e suggerimenti su dove investire.
Un indicatore è un dato matematico che nasce dall’elaborazione di un software partendo da una attenta analisi del mercato. In sostanza si vanno a generare consigli e indicazioni sulla base di dati storici riferiti all’andamento di un dato asset: tutto questo viene immagazzinato e spedito all’utente che decida di sottoscrivere il servizio il quale, una volta ricevuto il messaggio, può decidere se seguire l’indicazione o meno.
Una sorta di rubrica dei consigli, di quelle che andavano una volta di moda, con la differenza che oggi ci si riferisce agli investimenti in rete e non più a questioni di cuore.
A creare tali indicatori sono analisti, investitori esperti, società di trading, broker con lo scopo di prevedere l’andamento futuro di uno specifico asset.
Così, per fare un esempio concreto, chi decide di sottoscrivere indicatori riceverà periodicamente indicazioni basate su modelli matematici che si possono osservare lungo la tendenza in atto sul mercato senza alcun range predefinito. In sostanza modelli che possono essere usati per fare trading su vari asset e mercati disparati.
Il tutto sulla base di analisi e studio storico, che non vuol dire ovviamente che si tratti di indicazioni senza margine di errore. Se fossero indicazioni certe su dove investire, il loro valore sarebbe sostanzialmente senza limite: si tratta pur sempre di indicazioni che devono essere elaborate da chi le riceve per andare poi a prendere una decisione su come investire.