Cronaca

Le calciatrici di Rebibbia alle Azzurre

La lettera delle detenute-calciatrici alle azzurre: siamo al vostro fianco. E saremmo orgogliose di giocare con voi qui a Rebibbia.

Dal Ministero di Giustizia.

Le detenute-calciatrici di Rebibbia hanno scritto una lettera ai loro idoli: le Azzurre che stanno disputando i Mondiali in Francia e che già hanno vinto due partite (contro Australia e Giamaica) conquistando la qualificazione agli ottavi di finale.

Il ruolo di “postino” che ha permesso il contatto tra le ragazze è stato svolto dal presidente della Camera, Roberto Fico, che pochi giorni fa ha assistito all’interno del penitenziario al triangolare “Siamo tutte calciatrici” che ha visto sfidarsi la Rappresentativa dell’Università Roma Tre, la Squadra Operatori Rebibbia e le “padrone di casa” dell’Atletico diritti.

Sono state proprio loro (per la cronaca, vincitrici del torneo) a consegnare a Fico una lettera da far pervenire nel ritiro della nazionale italiana guidata dall’allenatrice Milena Bartolini. E proprio il presidente della Camera su Facebook ha annunciato che la missiva è stata recapitata: “Davvero contento che la lettera delle ragazze dell’Atletico Diritti sia arrivata alla nostra Nazionale! Forza ragazze!”. Fico ha anche postato il video in cui si vede il presidente Gravina che legge la lettera alle calciatrici.

Questo il contenuto della lettera:

Noi detenute del carcere femminile di Rebibbia abbiamo costituito con l’aiuto della dottoressa Giuliani la prima squadra di calcio femminile in un carcere, ci alleniamo tutta la settimana e a maggio scorso abbiamo disputato una partita con la squadra Miss Mamme.
Vi seguiamo e vi auguriamo di vincere il campionato mondiale. Facciamo un tifo sfegatato. Comunque vada pensiamo che siete ragazze fortissime e che avrete tanti successi.
Noi saremo al vostro fianco!
Vi aspettiamo qui a Rebibbia per fare una partita con voi. Sarebbe bellissimo e ne saremmo orgogliose.
Vi salutiamo con affetto e stima!!!

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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