I volti della canapa. Dolori, foto, speranze e cannabis
I volti della canapa è il potente libro fotografico di Maria Novella De Luca. Per la Rassegna Letteraria #6SenzaBarcode, il 29 maggio a Roma.
Frutto di un lavoro di ricerca durato anni, il libro di Maria Novella De Luca, I volti della canapa, ha la capacità straordinaria di gettare luce sui volti di chi combatte quotidianamente una doppia battaglia: quella con malattie invalidanti e dolorose come la sclerosi multipla o il cancro e la battaglia con la burocrazia che rende difficile, molto spesso impossibile, l’accesso alle terapie a base di cannabis terapeutica. Ebbene sì, quello della cannabis ad uso medico è un mondo di dolore e di lotta dove ai cittadini viene negato il diritto di scegliere come curarsi. Ricordiamo che la libertà di cura discende dall’art. 32 della nostra Costituzione.
Ma la cannabis terapeutica che cos’è? Come funziona? Quali pazienti possono farne uso e come? Sono domande alle quali il libro tenta di dar risposta, oltre che con la testimonianza dei pazienti, anche con il contributo di ricercatori e medici. Siamo di fronte ad un’opera utile d’informazione che permette di orientarsi meglio in questo vasto, ma ancora ignoto mondo dove ancora la canapa terapeutica viene confusa con lo “spinello”, dove la ricerca ad una migliore qualità di vita viene considerata un crimine oppure una stravaganza. E poi perché la cannabis terapeutica non è accettata? Perché i malati non possono averla?
“Poiché molti medici vivono di ideologie e non di dati scientifici non prescrivono il farmaco. Di conseguenza questi malati sono costretti a rivolgersi al mercato nero.”
Ci troviamo di fronte al “controsenso più assurdo di uno Stato che così alimenta le mafie” spiega Riccardo Barbagallo, ricercatore scientifico della Società Italiana Medicina Naturale (SIMN). Non c’è dubbio che i cannabinoidi possiedano molti benefici terapeutici e un efficacia farmacologica ormai provata da studi universalmente condivisi, ma trovare un medico che prescriva il farmaco è la prima difficoltà in cui incorrono i pazienti.
La seconda grande difficoltà riguarda la loro assenza nelle farmacie. Se nelle farmacie scarseggiano i preparati a base di cannabis terapeutica i pazienti si trovano costretti a ricorrere al mercato nero ( con prodotti non controllati sul piano scientifico, quindi poveri in valore terapeutico, se non addirittura pericolosi). E’ proprio qui che risiede la beffa oltre il danno che lo Stato infligge ai pazienti e a tutta la società nel suo complesso. L’ideologia proibizionista incentiva le mafie viola il diritto alla salute e anche il diritto alla scienza.
“In Italia abbiamo competenza, ma la politica impedisce di metterla in atto”
contraddizione imbarazzante evidenziata da Riccardo Barbagallo. La maggioranza dei ricercatori sulle potenzialità terapeutiche della cannabis è italiana, ma noi tutt’ora continuiamo ad importarla dall’estero. I pazienti italiani che usano cannabis terapeutica, non combattono solo con il lassismo della burocrazia italiana, l’assenza di medici che prescrivano loro la terapia, ma anche con le difformità di leggi a livello regionale. Ogni regione legifera per conto proprio in materia e decide se e per quali patologie fornire la cannabis terapeutica.
Ne I volti della canapa c’è molto materiale su cui riflettere
Con la sua straordinaria sensibilità è riuscita ad entrare in connessione con i protagonisti delle sue storie cogliendo le emozioni e le speranze. E grazie ai loro volti e la loro testimonianza, abbiamo a disposizione un importante documento con il quale poterci interrogare sull’importanza delle terapie a base di cannabis sul piano medico ed esistenziale e sugli ingiusti ostacoli che impediscono di accedervi.
Il libro è stato presentato nella Rassegna Letteraria #6SenzaBarcode presso l’hub culturale dell’associazione SenzaBarcode, Eroi del pensiero, in via Romanello da Forlì 7/9.