Cronaca

Torna a casa Jimi! La Cipro spaccata e la libertà

Un’opera trascinante, poetica, divertente e ricca di spunti di riflessione. Scritta e diretta da Marios Piperides, con Adam Bousdoukos.

Un improbabile compagnia di tre uomini e una donna percorrono l’isola spaccata in due parti da una guerra che sembra non avere fine. In Torna a casa, Jimi!, però, non sono solo le strade di Cipro che vedono muoversi i protagonisti, ma le loro vite, le loro storie legate a doppio filo da un conflitto di cui si sono perse le origini.

Ed è Jimi, il bastardino bianco a chiazze marroni, l’artefice e colpevole di tutto questo. Per gioco, o forse per sfida, decide di passare oltre la zona cuscinetto dell’ONU e, dalla parte greca di Cipro, finisce in quella occupata dai turchi, un posto dove sembrano non esistere regole, ma che forse invece, possiede regole proprie che nessuno vuole cambiare.

… “Ricordati che siamo nella Repubblica turca del nord di Cipro. Un paese senza alcun riconoscimento, in cui il diritto internazionale non conta. La polizia non ha potere”…

Questa è un po’ la chiave del film, ma non è la politica il messaggio. La pellicola, che sarà disponibile nelle sale italiane dal 18 aprile, è distribuita nel nostro Paese da Tucker Film ed è stata premiata dalla giuria del Tribeca e dal pubblico del Carbonia film festival.

Adam Bousdoukos è nato ad Amburgo da genitori greci, è appassionato di musica come Yannis, il proprietario di Jimi Hendrix!

Parlare di confine di libertà è sempre un tema attuale, ed è facile inciampare nel banale.

Il regista cipriota Marios Piperides ha scelto la via della commedia, una colonna sonora rock, una frontiera e tanti paradossi dove il narratore è un piccolo quadrupede.

“Sono cresciuto sentendomi raccontare che i turchi erano il mio nemico. Per anni ho ascoltato le preghiere che si alzavano dalle moschee e ho visto i soldati schierati, ma non ho mai potuto vivere fisicamente con esperienza dall’altra parte: tutta la mia conoscenza era in diretta, era solo una percezione, un dea filtrata dalle persone e dai media.

Ho dovuto aspettare l’apertura del check point, nel 2003, per poter visitare una parte della mia patria dove non avevo mai messo piede. Tutto mi è apparso strano è diverso ma, contemporaneamente, familiare. I luoghi, l’architettura, gli odori, la gente. Sì. Ho provato la paradossale sensazione che tutta quella estraneità mi fosse familiare!
Come accade Yannis e Hasan, i protagonisti di Torna a casa Jimi!
Quando inizi a conoscerti e a parlarti, sempre con rispetto dell’altro punto di vista, capisci che è il modo giusto per vivere insieme.
Costruire muri e dividere le persone non porta da nessuna parte…”
Marios Piperides

[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=bdAim3Jir1c[/embedyt]

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

Cosa ne pensi?

error: Condividi, non copiare!