Formula E: ai detenuti non solo cura del verde
Formula E: detenuti all’opera per la pulizia delle aree verdi limitrofe al circuito. Frongia: “una forma di collaborazione innovativa”
Detenuti all’opera con una squadra di oltre 20 unità per l’intervento di pulizia delle aree verdi limitrofe al circuito di Formula E. L’Attività di sfalcio e rimozione di micro discariche e di piccoli insediamenti abusivi che ha preso il via il 23 marzo scorso e terminerà tra qualche giorno, grazie ad un’azione coordinata di Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale, Ama e Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, rientra nel progetto #MiRiscattoPerRoma.
L’iniziativa, che ha lo scopo di favorire il reinserimento socio-lavorativo delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, è stata siglata da Roma Capitale e Ministero della Giustizia e vede il coinvolgimento della Casa circondariale di Rebibbia.
Non solo cura del verde
Recentemente infatti il prezioso lavoro dei detenuti è stato impiegato sul fronte dei lavori pubblici legati alla manutenzione stradale. Grazie all’accordo con la società Autostrade per l’Italia, un gruppo di alcuni detenuti opportunamente formati, è impiegata nel lavoro di rifacimento della segnaletica stradale e della pulizia delle caditoie attività, questa, che non veniva svolta da molti anni.
L’Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini con delega ai Rapporti con il Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Daniele Frongia, ha incontrato questa mattina i detenuti al lavoro nell’area verde compresa tra via Cristoforo Colombo, viale del Pattinaggio e viale Marconi e ha parlato di una forma di collaborazione innovativa al servizio della città.
Ha inoltre aggiunto che si può parlare di un “Modello Roma” che gode di interesse a livello internazionale. I risultati favorevoli legati ai programmi di lavoro di pubblica utilità raggiunti dall’Italia diventeranno infatti presto un modello per il Governo Federale Messicano sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Proprio in questi giorni è presente a Città del Messico una delegazione del Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per partecipare alla Conferenza internazionale organizzata dall’Onu sui programmi di reinserimento sociale e sulle buone pratiche internazionali e per illustrare il modello “Mi riscatto per Roma”.