Cronaca

Luciano Ligabue pubblica le date dello Start Tour 2019

Oggi, giovedì 24 gennaio, Luciano Ligabue ha pubblicato l’atteso calendario del suo Start tour 2019 negli stadi nelle maggiori città italiane.

Prima la track list del nuovo album, poi a distanza di poche ore le date del tour negli stadi. Tante sorprese per i fan di Luciano Ligabue che nei giorni scorsi ha pubblicato il primo singolo Luci d’America, tratto dal suo nuovo album Start. Dodicesimo album in studio, Start conterrà altri nove inediti, tutti scritti in collaborazione con il produttore romano Federico Nardelli. Polvere di stelle, Ancora noi, Luci d’America, Quello che mi fa la guerra. Mai dire mai, Certe donne brillano, Vita morte e miracoli, La cattiva compagnia, Io in questo mondo, Il tempo davanti. Questa è la track list completa dell’ultimo lavoro di Ligabue che in mattinata ha annunciato anche le date del nuovo tour negli stadi.

Lo Start Tour 2019 partirà il 14 giugno dal San Nicola di Bari

Il 17 giugno sarà a Messina, al San Filippo, 21 giugno nello Stadio Adriatico di Pescara. Il 25 giugno Ligabue salirà sul palco dello Stadio Artemio Franchi di Firenze, mentre il 28 giugno sarà festa grande al San Siro di Milano. A luglio altri quattro appuntamenti: 2 luglio a Torino, nello Stadio Olimpico, il 6 luglio a Bologna, nello Stadio Dell’Ara, il 9 luglio all’Euganeo di Padova. 12 luglio, gran finale nello Stadio Olimpico di Roma.

I biglietti per lo Start Tour 2019 di Luciano Ligabue saranno disponibili in prevendita

Sabato 26 gennaio dalle ore 11 e per tutta la giornata di domenica 27 gennaio gli iscritti al fanclub Bar Mario avranno diritto di prelazione. Tutti gli altri fan del rocker potranno acquistare i biglietti dalle ore 11 di lunedì 28 gennaio su TicketOne, e dalle ore 11 di lunedì 4 febbraio nei punti vendita e nelle prevendite abituali.

Giuseppina Gazzella

Classe 1984, marchigiana di nascita, cittadina del mondo per natura. Scrive e canta con la consapevolezza, la voglia e la pretesa di fare meglio ogni giorno, e di crescere sempre, perché sentirsi arrivati equivale all’essere morti.

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