Camerino, sciacalli in azione nella zona rossa
Non c’è pace per Camerino, dove a più di due anni da sisma, le case abbandonate nella zona rossa sono ancora preda di sciacalli senza scrupoli né coscienza.
Erano i primi giorni dell’aprile dello scorso anno, quando le videocamere di SenzaBarcode entrarono nella zona rossa di Camerino. Un paese che fino a poco più di due anni fa brulicava di ragazzi e dei loro sogni, e in cui oggi regna soltanto silenzio. Solo il rumore dei nostri passi ci accompagnò in quella mattinata. Passi che rimbombavano nelle piazze vuote, tra i palazzi puntellati e tra le macerie rimaste a terra. Oggi, a distanza di tempo, il centro storico di Camerino è ancora, per gran parte, zona rossa, e gli abitanti non sono ancora tornati in possesso delle loro case. Ogni tanto ci tornano per prendere qualche effetto personale, o semplicemente per controllare che sia tutto in ordine.
È proprio durante una di queste visite che un cittadino ha avuto un’amara sorpresa
Il fatto viene denunciato da Gianfranco Broglia, presidente della Croce Rossa, che entrato nello stabile della zona rossa in cui si trova il suo appartamento, si accorge che la porta è forzata. All’interno i cassetti e le stanze a soqquadro, segno evidente del passaggio dei ladri, o per meglio dire, degli sciacalli. Ovviamente le abitazioni di Camerino sono oramai prive di valori; contengono al massimo degli effetti personali. Non è quindi il danno economico il problema, ma piuttosto il dolore che si aggiunge allo strazio di sapere i propri ricordi incustoditi e in balia di questi farabutti. Due pattuglie dell’esercito sorvegliano due accessi al centro storico di Camerino, ma ovviamente non sono sufficienti a contrastare questi atti criminosi.
L’appartamento del signor Broglia non è l’unico ad essere preso di mira dagli sciacalli
Tutti gli appartamenti dello stabile hanno ricevuto la visita di questi delinquenti, e non solo. Sono molti altri i cittadini che parlano di porte forzate, in un caso addirittura sfondata a martellate. Danni che si aggiungono ad altri danni. I varchi che permettono di penetrare la zona rossa di Camerino sono molti, e poco è il personale dell’esercito che sorveglia i due accessi principali. I cittadini formano un coro unanime in difesa dei ragazzi che notte e giorno, e con molto sacrificio, provano a difendere la zona rossa. Ma non è facile, dato il loro numero troppo esiguo se confrontato con quello degli sciacalli pronti a tuffarsi sulla loro preda.