Policlinico Umberto I, tra scioperi e precettazione
“Tanti ne entrano e tanti ne escono” riassunto della delibera che potrebbe mettere in strada 700 persone al Policlinico Umberto I.
Ieri, 14 dicembre, solo i tre segretari generali di CGIL CISL e UIL sono stati ricevuti dall’assessore della Regione Lazio on. Alessio D’Amato, accompagnati da una rappresentanza di dipendenti: 2 per rappresentarne 700. L’incontro è avvenuto durante la prima giornata di sciopero che il personale dipendente della Cooperativa Osa, in forza al policlinico Umberto I, ha proclamato come prima azione in risposta alla delibera che, di fatto, mette a rischio i loro posti di lavoro. Senza dare nulla in cambio.
L’unica informazione certa è che il personale che sarà assunto dall’azienda sanitaria – i vincitori del concorso – andranno a sostituire i lavoratori della cooperativa
Infatti, è stato indetto un concorso finalizzato all’assunzione, diretta, di personale sanitario – infermieri e ausiliari – per soddisfare la necessità del nosocomio, ma a discapito di chi già lavora da anni nella struttura ospedaliera. Una recente delibera stabilisce che il personale deve essere assunto liquidando i dipendenti della Cooperativa OSA.
Nella notte tra giovedì e venerdì, la OSA, come da istruzione del Policlinico, ha precettato circa 100 persone pronte a scioperare con un semplice prestampato.
“Quello che è successo ieri, questa notte, sulle precettazioni selvagge fatte dalla cooperativa su intimidazione dell’azienda policlinico Umberto I è inaccettabile” dichiarano i sindacati all’uscita dell’incontro avuto con l’assessore Alessio D’Amato nella sede della Regione Lazio sulla Colombo.
“Abbiamo già avanzato una apposita e formale denuncia presso la commissione di garanzia, ma non ci basta”
proseguono i sindacati in riferimento alla lettera di precettazione arrivata ad un centinaio di dipendenti che li obbliga a rinunciare al loro diritto di scioperare. “Se questa lotta dovesse continuare non possiamo essere costretti, nelle prossime azioni che compieremo, a subire lo stesso trattamento”.
L’azienda poteva gestire il personale per assicurare la copertura minima necessaria. Ha scelto invece di far richiamare il personale, addirittura dalle ferie, attraverso una procedura probabilmente non corretta tanto che, i sindacati, stanno agendo anche tramite i loro legali per fare chiarezza.
L’incontro con il prefetto dovrebbe tenersi martedì: “Ci aspettiamo soluzioni a questa problematica” sottolineano ancora i segretari sindacali. “Ma non ci accontenteremo, come ha scritto ieri l’assessore nella letterina, di mettere su un crono programma, perché nel corso di questo c’è il rischio che il direttore generale mandi a casa la gente” chiosa al megafono.
I sindacati appaiono irremovibili
vogliono la sospensione immediata della delibera che di fatto sancisce che per ogni nuova assunzione la direzione sanitaria dovrà disattivare una postazione di lavoro.
“E questo significa licenziamenti” concordano sindacalisti e dipendenti.
Lavoratori che non sanno neppure se oggi, 15 dicembre, riceveranno lo stipendio. “Anche la tredicesima non siamo sicuri di percepire” spiegano gli scioperanti del Policlinico Umberto I.
“È l’azienda stessa che non ha pagato la cooperativa, in realtà sta indietro di diversi pagamenti”. Sono ovviamente amareggiati, ma sottolineano che la Cooperativa OSA è sempre stata puntuale nei precedenti pagamenti e corretta nel rapporto di lavoro.