Cronaca

Lido Tre Archi, trovato cadavere sotto ad un ponte

A Lido Tre Archi, in provincia di Fermo, è stato rinvenuto sotto al ponte del fiume Tenna il cadavere di un uomo senza fissa dimora, di origine ucraina.

O.K., 39 anni, senzatetto ucraino, già conosciuto alle forze dell’ordine. È lui l’uomo ritrovato senza vita sotto al ponte del fiume Tenna, a Lido Tre Archi, in provincia di Fermo. Il cadavere, rinvenuto a seguito di una telefonata anonima al 118 che segnalava un corpo riverso a terre, presentava un iniziale stato di decomposizione. Per questo gli inquirenti presumono che l’uomo sia deceduto circa 5 giorni fa, periodo a cui risale anche l’ultimo avvistamento  di O.K., avvenuto in un esercizio commerciale. La conferma la daranno l’esame autoptico e forse le telecamere posizionate nelle vicinanze del luogo del ritrovamento.

O.K. è stato rinvenuto riverso a terra, a pancia sotto, e presentava delle escoriazioni al naso

Le lesioni sono dovute probabilmente all’impatto del corpo con il terreno, composto in gran parte da sassi. Accanto all’uomo c’era il suo zaino, con tutti i suoi effetti personali, compresi i documenti e il telefono cellulare. Anche per questo si esclude la pista della rapina finita male. I carabinieri sperano che proprio dal telefono dell’uomo rinvenuto a Lido Tre Archi emergano elementi utili. Lo scopo è ricostruire le ultime ore di vita del 39enne, che dai primi accertamenti sembrerebbe morto per overdose. Resta da scoprire se il corpo sia stato portato lì da qualcuno, successivamente al decesso, o se l’ucraino sia arrivato lì da solo.

O.K. non presenza segni di violenza, quindi i carabinieri credono che sia arrivato in quel luogo autonomamente. Uno degli aspetti che lascia più perplessi in questa vicenda è che nessuno, per tre giorni, abbia notato il cadavere dell’uomo. Quel ponte sul Tenna a Lido Tre Archi è infatti un noto punto di ritrovo per tossicodipendenti e spacciatori. Non resta che attendere lo sviluppo delle indagini per avere un quadro chiaro di questa triste vicenda che coinvolge una zona polo di spaccio del litorale fermano.

Giuseppina Gazzella

Classe 1984, marchigiana di nascita, cittadina del mondo per natura. Scrive e canta con la consapevolezza, la voglia e la pretesa di fare meglio ogni giorno, e di crescere sempre, perché sentirsi arrivati equivale all’essere morti.

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