Macerata, Luca Traini condannato a 12 anni di carcere
Dodici anni per strage, con l’aggravante dell’odio razziale, è questa la condanna inflitta dal tribunale di Macerata a Luca Traini, che chiede scusa.
Luca Traini è stato condannato presso il Tribunale di Macerata a dodici anni di carcere. Sono state accolte tutte le richieste dell’Accusa. Traini è stato quindi accusato e condannato per porto abusivo di armi, strage e danneggiamenti, con l’aggravante dell’odio razziale. All’inizio dell’udienza il 28enne maceratese ha chiesto scusa per il suo gesto. Dichiarato capace di intendere e di volere, ha reso una dichiarazione spontanea in cui, tra le altre cose, ha precisato: “In carcere ho capito che il colore della pelle non c’entra.” “Non provo nessun odio razziale, chiedo scusa per i feriti, volevo fare giustizia contro i pusher, per il bombardamento di notizie sullo spaccio diffuso, anche a causa dell’immigrazione. Pure la mia ex assumeva sostanze. In carcere ho maturato una nuova cognizione dei fatti.”
Il ragazzo ha inoltre dichiarato che la sua intenzione era quella di fare giustizia per Pamela Mastropietro
La ragazza rimasta vittima di un brutale assassinio per mano di uno spacciatore nigeriano, aveva infatti scatenato l’ira di Luca Traini, che il 3 febbraio scorso, sparando dalla sua auto, ha ferito sei immigrati, con diversi colpi di pistola. In aula erano presenti cinque delle sei vittime. Mancava una ragazza che non ha voluto vedere in faccia il suo aggressore. Il 28enne ha parlato anche della sua infanzia difficile, e ha ringraziato la polizia penitenziaria per come è stato trattato in carcere. Subito dopo le parti civili hanno reso le loro dichiarazioni. Giovanni Giorgio, Procuratore Capo di Macerata, ha spiegato come quelli commessi da Traini siano crimini di odio commessi da persone schierate per le loro scelte ideologiche di estrema destra e di orientamento razzista. Il Procuratore ha poi aggiunto che le dichiarazioni spontanee del ragazzo denotano che è in corso un ravvedimento.