Cronaca

Omofobia, con doppia dose di ignoranza e cattiveria

Succede a Roma, una coppia decide di passare una serata al ristorante e si  ritrova a fare i conti con omofobia, ignoranza e cattiveria. Condanna durissima dal Campidoglio.

Doveva essere una serata piacevole quella dello scorso giovedì 19 luglio, una cena tranquilla e magari una passeggiata in questa calda estate romana. Invece per due ragazzi si è trasformata in una serata di umiliazione, scontrandosi con la più ignorante e cattiva omofobia. Sorprende sentire certe parole, leggerle sembra fantascienza. Accade però che in un ristorante in zona San Giovanni, nella capitale, due ragazzi ordinino una carbonara chiedendo di sostituire il pecorino con il parmigano. Lo “zelante” cameriere appunta la richiesta tra le note.

Alla fine della cena i commensali si vedono recapitare il preconto –  che probabilmente non doveva arrivargli – ed ecco, nella foto, la brutta scoperta.

Subito licenziato il cameriere, ma il locale ha ottenuto una etichetta pesante, lavarsi di dosso l’accusa di omofobia non sarà facile. Anche se c’è da riflettere: il ragazzo conosce il vero significato di questa parola? O ci troviamo davanti ad un caso di ignoranza e cattiveria da manuale?

Da noi si è addirittura tenuta la festa di matrimonio di una coppia gay

La direttrice del locale risulta disperata, certo non è giusto che per colpa di uno il lavoro di una vita venga messo a rischio. Ci sarebbe però da analizzare anche la frase “da noi si è addirittura tenuta la festa di matrimonio di una coppia gay“, che la stessa ha dichiarato in una intervista. Sarà certamente buona fede, non discuto, ma quel “addirittura” stride parecchio. Sarebbe da premiare perché ha preso dei soldi per ospitare il pranzo di due persone che volevano festeggiare il loro amore? Ma certamente sono io che esagero.

Dal Campidoglio arriva la dura condanna di Cafarotti e Marzano

Carlo Cafarotti, assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale e Flavia Marzano, assessora alla Roma Semplice firmano una nota congiunta, esprimendo solidarietà e assicurando piena chiarezza sui fatti:

“Gravissimo l’episodio di omofobia denunciato da Gay Center, che ha raccolto la testimonianza di due clienti di un ristorante in zona San Giovanni. Condanniamo apertamente ogni forma di discriminazione e scherno lesive di dignità e libertà personali. Quanto al contesto in cui si sono consumate le offese, ricordiamo che Roma è, e rimarrà, Capitale dell’inclusione e dell’accoglienza, tanto da aver istituito proprio per i professionisti che lavorano con il pubblico – ristoratori, albergatori, tassisti – corsi formativi incentrati sul ‘galateo dell’accoglienza’. Saranno avviate in ogni caso le opportune verifiche, anche a seguito dell’eventuale denuncia” concludono poi i due assessori “Esprimiamo solidarietà ai due ragazzi vittime dell’ignoranza. Episodi simili offendono tutta la città”.

Oltre 20.000 contatti al servizio Gay Help Line numero verde 800713713

I ragazzi, vittime di questo ennesimo episodio di omofobia, si sono rivolti al Gay Center. Fabrizio Marrazzo responsabile Gay Help Line e portavoce Gay Center oltre a sottolineare la gravità dell’accaduto e spiega “purtroppo ogni anno riceviamo oltre 20.000 contatti al nostro servizio, per episodi di omofobia, e molti di questi episodi sono visti come divertenti dagli aggressori anche in casi di violenza. Quanto accaduto non ha nulla di divertente. Non è accettabile che una coppia gay non possa andare in un ristorante nel centro della Capitale senza venire offesa e rovinarsi la serata.” Marrazzo chiede al sindaco Virginia Raggi di intervenire quanto prima e di “revocare la licenza al ristorante e valutare anche le sanzioni da adottare”.

Dal canto nostro chiediamo cultura, meno ignoranza genererebbe meno cattiveria e molta meno omofobia.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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