Fata Morgana, La fonte sospesa alla Minerva, Sapienza
Fata Morgana / La fonte sospesa. Installazione scultorea di Alberto Timossi, a cura di Marcello Barbanera. Inaugurazione alle 11 presso la Fontana della Minerva, Sapienza Università di Roma.
Il 18 maggio alle 11 presso la Fontana della Minerva della Sapienza Università di Roma, sarà inaugurata l’installazione scultorea dell’artista Alberto Timossi Fata Morgana/La fonte sospesa, un’iniziativa curata dal direttore del Museo di Arte classica, Marcello Barbanera.
Fata Morgana è quel miraggio che, in presenza di condizioni atmosferiche particolari, permette di visualizzare immagini non vere. Nei mesi di luglio e agosto 2017, Alberto Timossi ha realizzato un’installazione, composta da 33 sculture galleggianti, sul laghetto del Rock Glacier del Col d’Olen, a 2722 metri di quota, in Valle d’Aosta. L’evento, chiamato Fata Morgana/Dentro l’Antropocene, simulava la nascita di un canneto artificiale come risposta della natura agli sconvolgimenti in atto a causa del riscaldamento globale. I 33 elementi, di misura diversa, emergevano per la metà della loro lunghezza. L’intervento scultoreo è stato possibile grazie alla collaborazione dell’Università di Torino, che da anni segue una ricerca sulle caratteristiche del piccolo lago bagnato da una rara forma di ghiacciaio.
Sulla Vasca della Minerva dell’Università La Sapienza, Fata Morgana /La fonte sospesa pone l’attenzione su di un tema di grande attualità: l’acqua
La linea di galleggiamento/equilibrio dell’installazione, che equivale alla quota 2722 del precedente intervento, rimane fissa a mezz’aria, segnalata da una sottile linea nera, ben al di sopra della superficie della vasca. Alcuni elementi risultano quindi sospesi, precari, mentre altri si abbassano in tutta la loro lunghezza fino alla superficie. La differenza di quota segnala la mancanza di questa importante risorsa naturale, l’acqua, fondamentale per la vita, e denuncia la sofferenza degli equilibri naturali di fronte al clima che cambia.
Il valore simbolico della Fontana, che rappresenta il desiderio di conoscenza, alimentato dalla statua di Atena/Minerva (opera di Arturo Martini del 1935), coincide qui con la necessità di studio e di indagine dei fenomeni che indicano il cambiamento.
Ancora una volta, come sul laghetto valdostano, il miraggio ci pone dinnanzi la visione di una realtà non vera ma possibile, che non distinguiamo con precisione, e che vuole essere un segnale di allarme.
L’installazione è composta da 14 tubi rossi, col diametro di cm 16, di varie lunghezze (da cm 100 a cm 500)
Gli elementi più corti sono sospesi con un “gambo” metallico nero, per consentire il perfetto allineamento con gli altri. Dalla ideale quota di galleggiamento in giù, la superficie dei tubi è modellata a ricordare la presenza fluida dell’acqua. Ne consegue che la visione corale dell’installazione ricorda guglie rosse sospese, come un organo o come un canneto artificiale e immaginario, che, sospeso, si libra in aria e leggermente ondula al vento.
L’evento fa parte del Maggio Museale, promosso da la Sapienza Università di Roma, durante il quale il campus universitario si trasforma in uno spazio aperto a persone di tutte le età: esposizioni temporanee, seminari e conferenze, laboratori ludico-didattici, concerti MuSa e visite guidate alle collezioni.
Fata Morgana/La fonte sospesa si avvale della collaborazione dell’Associazione Culturale Tralevolte – Sala 2 architettura e della partecipazione di Ciocchetti Marmi srl.