Casa del Cinema, La storia della Palestina
La storia della Palestina dal 1880 al 1948 in foto d’epoca: alla Casa del Cinema dal 9 al 19 maggio. L’inaugurazione di mercoledì 9 sarà accompagnata da un reading artistico di Dalal Suleiman e Nabil Salameh.
Un percorso fotografico che ripercorre la storia del popolo palestinese dal periodo dell’Impero Ottomano fino al Mandato Britannico e alla “Scomparsa della Palestina”. Nell’anno del settantesimo anniversario della Nakba (esodo palestinese) la Casa del Cinema è lieta di ospitare, da mercoledì 9 maggio, la mostra fotografica La Palestina della Convivenza, a cura dell’Associazione di volontariato Cultura è libertà.
Composta da 22 pannelli illustrati in cui immagini fotografiche d’archivio interagiscono con una documentazione storica rigorosa, l’esposizione racconta il periodo immediatamente antecedente alla grande catastrofe che colpì il popolo palestinese nel 1948. Tutti gli scatti sono testimoni parziali e inconfutabili di un paese che nei 70 anni precedenti si dimostrava vivace, lanciato verso la modernità e inserito in un contesto internazionale. Un paese soggetto al flusso continuo di civiltà e culture ma ancora ignaro di ciò che lo avrebbe colpito.
Il percorso rappresenta una testimonianza unica e preziosa di conoscenza di un popolo e delle sue condizioni sociali e storiche. Un viaggio nella Palestina autentica restituita attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta realmente
Come Karima Abud, ad esempio, prima fotografa palestinese, che visse a Nazareth fra il 1896 e 1955. Nei suoi scatti incontriamo i volti della Palestina colta e borghese, emancipata e aperta alla vita e alla modernità. In quelli dello scrittore e fotografo francese Felix Bonfils invece, altro artista presente in mostra, scopriamo l’altra faccia della Palestina: quella urbana e rurale. Con i suoi campi coltivati, con le sue fortificazioni maestose, con la sua varietà di persone e etnie.
L’inaugurazione di mercoledì 9 maggio alle 19 sarà introdotta da un reading artistico di Dalal Suleiman, attrice di origini palestinesi, e Nabil Salameh, cantautore e giornalista palestinese nonché curatore della mostra. La loro performance introdurrà il pubblico nel mondo evocato dal percorso fotografico, con letture di autori e autrici palestinesi e siriani, interpreti profondi e appassionati della cultura araba.
Mercoledì 16, invece, sarà la volta di una mini rassegna cinematografica curata in collaborazione con l’Al Ard film Festival e l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD). Alle ore 19.00 sarà proiettato il film di Maryse Gargour Incontro con la terra perduta (A la rencontre d’un pays perdu) mentre alle ore 20 sarà in programma il film Nun wa Zaytoun di Emtiaz Diab.
La storia della Palestina dal 1880 al 1948, programma:
mercoledì 16 maggio
ore 19.00 | Wasim Dahmash presenta il film Incontro con la terra perduta (A la rencontre d’un pays perdu), di Maryse Gargour (2013, Palestina, 60′) v. o. sott. it. In collaborazione con l’Al Ard film Festival e l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD).
La realtà storica di una Palestina perduta viene filtrata attraverso le vicende di una famiglia francese, quella del dottor Boureau e dei suoi figli, perfettamente integrata, alla fine degli anni ‘20, nella Jaffa cosmopolita. Un paradiso terrestre, ricco di aranceti, vivacità culturale e bambini festosi.
Ore 20.00 | Monica Maurer presenta il film Nun wa Zaytoun di Emtiaz Diab (2015, Palestina, 50′) v. o. sott. it. In collaborazione con l’Al Ard film Festival e l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD).
Un viaggio attraverso le colline, le valli e i villaggi della Palestina, seguendo Murad, l’amante del cinema che ha fatto sua la missione di portare il cinema palestinese in comunità dimenticate e marginali in Cisgiordania. Ovvero la resistenza della memoria
Casa del Cinema, Spazio culturale di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale. Largo Marcello Mastroianni, 1. Ingresso gratuito, sottoscrizione libera a sostegno dei progetti di Cultura è Libertà