Sei italiani su dieci alle prese con problemi ai denti
Non sono incoraggianti i risultati di un sondaggio effettuato da Gsk Consumer Healthcare: il sorriso degli italiani è minacciato da tantissimi nemici, e sempre più persone soffrono di problemi legati alla salute della bocca, con numeri davvero allarmanti.
23 milioni di italiani con la gengivite. Per snocciolare soltanto qualche dato, 8 italiani su dieci definiscono la bocca il proprio “tallone d’Achille” a causa di problemi come arrossamento, gonfiore, bruciore e sanguinamento; una patologia grave come la parodontite, in particolare, colpisce già una percentuale compresa tra il 10 e il 14 per cento dei nostri connazionali in forma acuta, quella che può provocare la perdita dei denti, mentre in linea di massima almeno 23 milioni di persone soffrono di gengivite, mentre quasi altrettanti sono a rischio ma senza rendersene conto.
Problemi di denti per due italiani su tre
Questo significa, dunque, che più del 45 per cento degli italiani fa i conti con la gengivite, mentre la mancata consapevolezza del problema (e della sua gravità) porta la stima addirittura al 65 per cento della popolazione, ovvero quasi due italiani su tre. A far salire il livello di allarme ci sono poi altre statistiche, ben poco incoraggianti circa la capacità dei nostri connazionali di prendersi cura del proprio sorriso e, soprattutto, della effettiva salute della propria bocca.
Non basta il fai da te
Solo il 57 per cento delle persone infatti si rivolge a un esperto per avere un consiglio sul problema gengivale con cui si fa i conti, ovvero si reca da un dentista o, quanto meno, da un igienista dentale o dal farmacista di fiducia, mentre la restante parte cerca supporto in Internet o nel consiglio di persone vicine. Un rimedio “fai da te” che però in genere sfocia nel nulla, visto che “nel 58 per cento dei casi questi pazienti non faranno niente per risolvere il loro disturbo, mentre chi si mette nelle mani di un professionista entra in un circuito virtuoso, una consulenza a 360 gradi che può indicare l’opportunità di correggere abitudini sbagliate (46 per cento), di usare prodotti specifici (54 per cento) o di affidarsi a un trattamento specialistico (37 per cento)”, come riferisce Stefania Fregosi, responsabile Marketing Effectiveness South Region Gfk.
Uno specialista per il problema
Una delle principali cause che blocca gli italiani ad affidarsi immediatamente a uno specialista per la salute della bocca è anche il fattore prezzo: molto spesso, infatti, si rinuncia alle cure a causa del loro costo, ritenuto troppo elevato, e il risultato è che il 9 per cento degli italiani non si è mai fatto vedere da un dentista e il 29 per cento ci si va meno di una volta all’anno. Qualcosa sta cambiando, comunque, grazie sia alle campagne di sensibilizzazione degli ultimi tempi che a iniziative più dirette che abbattono le tariffe “tradizionali” degli studi dentistici.
Il costo non è più un ostacolo
Proprio da Internet arriva una novità in questo senso, grazie all’attività della clinica di turismodentalelowcost, studio professionale siciliano che opera all’insegna del motto “qualità degli interventi a costi contenuti”, che si traducono in protesi dentali low cost e in ortodonzie e cure dentarie a tariffe vantaggiose, in aggiunta a una serie di convenzioni che cercano di allargare l’accesso permettono alle cure odontoiatriche e al diritto alla salute orale a chiunque, anche alle fasce economicamente più deboli.
Prendersi cura della propria bocca
Il primo passo per prendersi cura della propria bocca è, ricordano gli esperti, una corretta routine di igiene orale quotidiana, che però deve essere seguita da un consulto periodico con un professionista: i nemici da evitare sono molteplici, a cominciare dalla citata parodontite, sesta malattia al mondo per incidenza, e senza dimenticare i problemi psicologici e sociali causati anche dal solo alito cattivo, che coinvolge almeno una volta nella vita 30 milioni di italiani, rappresentando per il 60 per cento delle persone fonte di imbarazzo e difficoltà di relazione.