Elisabetta Pozzi presenta Elena all’OffOff
È una donna lontana dagli stereotipi e aderente al presente a noi più vicino, l’Elena di Ghiannis Ritsos, che la grandissima Elisabetta Pozzi farà vivere all’OffOff Theatre dal 20 febbraio al 4 marzo, diretta da Andrea Chiodi.
Chi non è rimasto affascinato dalla figura di Elena, una delle più belle donne dell’antichità? Per lei si scatenò a Troia una sanguinosa guerra durata dieci anni. Eppure un’altra Elena si scopre ai nostri occhi nel monologo lirico che il poeta Ghiannis Ritzos compose nel 1970. La versione del mito che Ritsos ci offre è un vero e proprio ribaltamento dell’immagine di Elena che la tradizione letteraria ci ha donato. La Elena presentata da Elisabetta Pozzi fa a meno della bellezza effimera, quella è andata via molti anni addietro, la sua bellezza adesso e ben altra, quella dell’esperienza
L’esperienza di una vita vissuta all’insegna dell’amore, tra le braccia forti dei vari amanti trepidanti per lei: quell’amore diventato adesso un ricordo che non genera più alcuna passione, ma solo malinconia e forse rimpianto
Questa Elena è una donna del presente, a noi più vicina, quasi un’amica che tra un bicchiere di whisky e una sigaretta si confida ad un soldato o al fantasma di un amante valutando la propria esistenza, eccezionale certo, ma che adesso sta volgendo alla fine. Senza più ritegno offre di se un ritratto assai impietoso non vergognandosi di presentare nella sua vecchia abitazione fatiscente quel degrado e senso di vuoto che ora la circonda, oramai derisa anche da ancelle irriverenti che le fanno dispetti.
Eppure la “vecchia” Elena di Elisabetta Pozzi oltre a regalare memorie, riflessioni, immagini che il tempo non scalfisce offre al suo pubblico il fascino eterno di chi ha acceso i cuori degli eroi, rendendo per questo anche lei un’eroina immortale. Recita con la classe della grande attrice, al colmo della maturità espressiva, dosando parole a gesti, sussurri a declamazioni, ondeggiando ii corpo dentro ii suo lungo abito nero sulle belle note della musica di D’Angelo
Note di regia di Andrea Chiodi
Quando Elisabetta mi ha chiesto di lavorare con lei e di curare la regia di questo lavoro ho pensato subito, grazie anche alle straordinarie intuizioni musicali di Daniele D’Angelo, a una donna dello spettacolo, ad una diva dimenticata, rinchiusa nei suoi ricordi nelle sue glorie che ormai sono lontane, una vecchia diva che però mantiene il suo fascino, la sua sensualità, e beve fino a morire. Ecco l’esplorazione di un’altra figura femminile straordinaria, dopo Medea e Giovanna D’Arco, sempre con Elisabetta, ora Elena, per raccontare ancora del grande segno femminile nella storia, per riesplorare oggi i grandi moti del cuore, per ridirci ancora che solo una totale dedizione alla propria storia e al proprio destino, possono rendere l’uomo autentico, l’uomo che è fatto di tragedia, di dramma e di riso.
Ho immaginato un Elena capace di vivere nella tragedia e nel dramma con il sorriso di una diva divenuta una cantante da night … così Elena da diva dei grandi palcoscenici si ritira in uno squallido night perpetuando la sua gloria in eterno, rifugiandosi nel passato, rileggendo l’Iliade come fosse un rotocalco sulla sua vita e i suoi amori, perché così l’ha restituita anche Ritsos rappresentandola vecchia e circondata di ricordi nel suo letto, letto che per noi si è trasformato in sgabelli da night pronti a rievocare perfino gli amori di un tempo dove Elena canterà e ballerà la sua vita.
OffOff Theatre, da 20 febbraio al 4 marzo. Via Giulia, 20 a Roma. Dal martedì al sabato alle 21, domenica alle 17.