Lighea, una voce e un’anima straordinarie
Tania Montelpare, in arte Lighea, si racconta dagli esordi fino all’ultimo progetto musicale a finalità sociale con Sincerus, progetto che coinvolge professionisti del canto, della musica e della ricerca scientifica.
Lighea, cantautrice marchigiana, vincitrice di Castrocaro e Sanremo giovani nel 1993. Ancora Sanremo giovani nel 1994 e tra i big nel 1995. Proprio in quell’anno il suo album Tania, con la sua Rivoglio la mia vita, si attesta tra i dieci più venduti del Festival. Tante le collaborazioni nella sua intensissima carriera artistica, tra cui quella con Eugenio Finardi e Gaetano Curreri. E ancora sigle televisive, 5 album, 3 musical. Lighea è tutto questo e molto di più. E ce lo racconta durante una piacevole chiacchierata nel suo ufficio, in cui ci accoglie con un bellissimo sorriso. Il primo argomento è ovviamente il Festival di Sanremo che è in scena in questi giorni. L’Anteros, agenzia di spettacoli di Nazzareno Nazziconi, compagno di Lighea, è infatti tra i protagonisti della realizzazione di Casa Siae – Area Sanremo.
Nazziconi è tra gli ideatori di Area Sanremo Tour, che ogni anno porta due giovani proposte a Sanremo
Partito due anni fa in via sperimentale, oggi Area Sanremo Tour è una realtà che vanta più di duemila iscritti. Il nuovo tour ripartirà subito dopo il Festival e Lighea terrà degli stage per tutti gli artisti iscritti. “Non solo si ripeterà – spiega Lighea – ma stanno architettando cose sempre più interessanti, per cercare di metterci dentro del contenuto sempre più importante. In modo di dare un senso un po’ al percorso di tutti, anche di quelli che verranno scartati, visto che solo due alla fine andranno al Festival di Sanremo.”
Casa Siae – Area Sanremo è uno spazio creato per questo scopo. I primi che si sono iscritti al tour che ripartirà dopo il Festival, in numero limitato, si esibiranno nella sfera realizzata accanto all’Ariston. In questi giorni nella città dei fiori è presente tutto il mondo della musica italiana. “Una bella vetrina” aggiunge Lighea. Vetrina in cui quest’anno è stato ricordato anche il nome di Ivan Graziani, con un auditorium realizzato all’interno del Palafiori e a lui intitolato. Grande è il legame tra la famiglia Graziani e la cantautrice marchigiana. Lei e Ivan si conobbero nel 1991, quando lui le scrisse due canzoni. Da allora Lighea è legata a Ivan e alla sua famiglia da una profonda e duratura amicizia. Questo sentimento e soprattutto il suo talento, l’hanno portata ad entrare a far parte del Pigro Tour, spettacolo live ideato da Tommaso e Filippo Graziani, figli del cantautore.
Per la prossima stagione sono previste diverse date, che porteranno la musica di Ivan Graziani in molte regioni d’Italia
La carriera ventennale di Lighea è quindi legata a doppio filo alla kermesse canora sanremese. “Dovevo riscattarmi da un’infanzia che non mi ha vista – racconta l’artista – e quindi dovevo mettermi in luce. Dire a tutti e a me stessa, prima di tutto, che ero una persona valida. Quando hai una motivazione valida le cose le conquisti.” Ma arrivata in vetta è successo ciò che nessuno poteva prevedere. Ha capito che quel mondo non le interessava. Lighea non riesce a conformarsi e vuole rimanere se stessa. Nella sua vita ha sempre lavorato per rimanere autentica, per rispetto di sé stessa e della sua onestà intellettuale. Onestà che considera un valore profondo. “Le persone che sono come dicono e come parlano per me hanno un valore aggiunto– spiega – Quindi io non potevo non essere così e non lavorare in questa direzione.”
Dopo il successo a Sanremo sentiva dentro un malessere di cui, inizialmente, non era del tutto consapevole. Lighea aveva la sensazione che tutto ciò che la circondava fosse sterile, e non riusciva a trovare un senso pieno in ciò che le stava accadendo. “Stona tutto. Scappi. E ad un certo punto mi sono accorta che non riuscivo più a lavorare, e non capivo il perché.” Ha cercato di capire cosa le stesse accadendo, anche con un supporto psicologico, dal quale è emersa la sua paura verso il mondo in cui si trovava. Messa di fronte a sé stessa, ha capito che quella non era la giusta direzione per la sua vita. “Io sono una che concretizza, nel bene e nel male. Quando voglio una cosa sono capace di arrivarci, di farla diventare reale. Quello che è un mio sogno io sono capace di farlo diventare reale. Però anche viceversa. Quelle che sono le mie paure distruggono la realtà.”
Nel 2011 ha chiuso definitivamente il capitolo discografico
Nessuno crede che sia stata lei a fare questa scelta così fuori dagli schemi. Ai più risulta impossibile anche solo pensare che, dopo essere arrivata così in alto, sia stata proprio Lighea a tirarsi indietro. Preferiscono raccontare, con le solite chiacchiere da bar, che il suo talento è stato gestito male. “Se la prendono tutti con Nazzareno, poverino. – ci dice Lighea – E invece tutto quello che ho fatto lo devo a lui. Se non avessi avuto lui al mio fianco non sarei riuscita a realizzare ciò che ho realizzato.” “Il vero artista non lo rinchiudi. Non è detto che diventi ricco e famoso, perché devi incontrarti con delle opportunità. Ma anche con i tuoi valori. Non puoi non essere artista. Se lo sei. E non puoi lasciarti rinchiudere in uno schema. Perché nel momento in cui ti lasci rinchiudere già non lo sei.”
Ci sono musicisti che rimangono incastrati in opportunità capitate all’improvviso, in cui non hanno fatto in tempo a mettersi sulla difensiva. “Un artista ha bisogno di fama – continua Lighea – di riconoscimento. Purtroppo nella nostra società se hai una posizione sei figo, intelligente e hai credibilità. Se al contrario non arrivi a quei livelli, per la società non sei degno di considerazione. Ma non è così. Tu sei sempre tu. Vali come persona e non per il ruolo che hai. Questo mestiere è fatto di questo. E per me è una roba che mi manda via di testa. È inaccettabile.”
Proprio per questo dal 2011 Lighea ha scelto di lavorare con la musica per il sociale, ed è in questo ambito che si sviluppa il progetto che la vedrà protagonista da marzo
Condividere l’arte nella sua naturale vocazione di sviluppo sociale, psicologico ed emotivo. Questo è lo scopo di Sincerus, progetto che coinvolge professionisti del canto, della musica e della ricerca scientifica. Lo completano un video, una canzone e un libro dalla profonda connotazione umana emotiva e psicologica. Gli ideatori sono la stessa Lighea e Amadeo Furlan, membro del Senato Accademico e Professore presso la University of Northwest New York USA. Lì insegna al corso di Laurea in Osteopatia, e al corso di Laurea in Psicologia. A Lighea e Furlan si sono uniti altri due importanti protagonisti. Roberta Orrù, bravissima interprete che ricorderete nel cast di The voice of Italy, e Arturo Sepe, attore noto per la sua partecipazione a moltissimi film e fiction per la televisione.
A fine marzo il progetto prenderà il via, ma Lighea ci anticipa che presto conosceremo i dettagli che verranno resi noti attraverso i social e i canali ufficiali. Una nuova esperienza per questa cantautrice con una voce eccezionale e un’anima ricca di sfaccettature e colori. Ci saluta con lo stesso sorriso con cui ci ha accolti e con la promessa che presto sapremo di più su questa fantastica avventura che sta per iniziare.