Cronaca

Il Turismo in Calabria solo 120 giorni l’anno.

La Calabria, terra selvaggia e bellissima, è ogni anno una delle Regioni italiane più visitate dai turisti nazionali ed internazionali

Calabria, con le sue spiagge e i suoi mari (sì, perché qui esageriamo, di mari ne abbiamo addirittura due, il Tirreno e lo Jonio!), le bellezze culturali, la “piccante” enogastronomia, l’affascinante e misterioso altopiano montuoso…Tutte indiscutibili bellezze e bontà, capaci di attirare migliaia di ospiti, che ne possano godere ed usufruire ogni estate.

Ma proprio qui sta il punto: la stagionalità. Perché la Calabria “vive” il suo turismo praticamente solo 3,4 mesi all’anno, subendo una periodicità quasi forzata anche per via di una legge regionale di 32 anni fa, precisamente la n. 28 dell’11 luglio 1986, che disciplina la struttura e la gestione di campeggi, villaggi turistici e villaggi-camping, in attuazione alla precedente n. 217 del 17 maggio 1983. Con tale normativa, la Regione Calabria classifica i suoi complessi ricettivi, ne definisce la procedura per la costruzione di nuovi e fornisce indicazioni relative a norme urbanistiche e concessione edilizia.

Tutto ciò, però, ora, alla luce di una competitività turistica sempre in continuo movimento ed in espansione, dovrebbe ampliarsi, verificando anche altri fattori che vanno comunque ad incidere sulle imprese ricettive e turistiche in genere almeno tanto quanto i precedenti. Un’attenzione particolare, per esempio, dovrebbe essere data, in un’ottica di ospitalità ricettiva, al territorio ed alle sue aziende, anche e soprattutto per riuscire a destagionalizzare l’industria turistica, in una prospettiva di crescita capace di rispettare e valorizzare i fattori ambientali e tradizionali, facendo uscire anche le potenzialità sopite, per uno sviluppo eco sostenibile che coniughi tradizione e rinnovamento.

È, questo, il pensiero espresso, nei confronti dell’auspicato rinnovamento, dalla Dott.ssa Innocenza Giannuzzi, Presidente del Consorzio Blu Calabria 37, una società di cantieristica navale che rappresenta il 90% delle imprese di settore della Regione. La dottoressa auspica una modifica alla legge dell’86 al fine di portare gli operatori del settore ad avere una visione più aperta nei confronti dell’offerta e dell’incoming, per non limitarli a soli 90/120 giorni, e per una Regione che diventi punto d’incontro fra innovazione, sostenibilità ambientale e sviluppo economico.

Uno degli aspetti della legge che secondo il Consorzio dovrebbe essere variata è l’eliminazione della limitazione temporanea in aree di tutela naturale-paesaggistica, con conseguente possibilità, come del resto prevede la normativa nazionale, di poter adoperare strutture su gomma targate o amovibili, sempre ovviamente nel rispetto del rispetto ecologico, naturalistico e paesaggistico. In sostanza, in uno dei suoi primi interventi di questo nuovo anno, la Presidente suggerisce la modifica della legge per implementare l’offerta di servizi, che sappia così valorizzare le molteplici opportunità anche per quelle zone territorialmente meno frequentate e conosciute sinora, prospettando, in questo modo, una crescita urbana e industriale che allarghi la stagione turistica, garantendo non solo una natura incontaminate invidiabile, che da sola però non basta, ma anche uno sviluppo in infrastrutture, sicurezza, biodiversità ambientale.

La Calabria è pronta per la sfida, ma la politica deve aiutarla, con regole e norme capaci di sensibilità ed inventiva, che da una parte aiutino a tutelare il patrimonio esistente e dall’altra generino economia e sviluppo, per una domanda globale che deve trovare risposte continue, senza limitazioni di clima, di territori, di infrastrutture ed, anche, di idee.

Un processo di destagionalizzazione è importante per dare linfa 365 giorni all’anno all’intero comparto turistico del territorio, dalle strutture turistiche come hotel e villaggi in Calabria ideali per famiglie alle strutture legate alla ristorazione.

SenzaBarcode Redazione

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