Piano femminista contro la violenza maschile
Non Una Di Meno presenta il Piano femminista contro la violenza maschile sulle donne e tutte le forme di violenza di genere. Martedì 21 Novembre.
Comunicato da Non Una Di Meno. Dopo un anno che ha visto al lavoro decine di assemblee cittadine, 5 assemblee nazionali e 9 tavoli tematici, la piattaforma politica e strategica costruita dal basso dal movimento Non Una Di Meno sarà presentata in diverse città, tra cui Roma e Milano. Dove la scelta della sede per il lancio del “Piano” vuole rimarcare l’importanza degli spazi femministi in un momento in cui l’esistenza della Casa delle donne di Roma è messa a rischio dallo sfratto ricevuto da parte del Comune. Il Piano femminista contro la violenza maschile sulle donne, che si accompagna alla manifestazione nazionale del 25 novembre a Roma, si differenzia dallaproposta governativa che oggi, 16 novembre, viene discussa nella Conferenza Stato Regioni.
Se ne differenzia nei modi e nei contenuti
Da una parte, infatti, Non una di meno ha operato con modalità partecipative e inclusive; ha valorizzato l’esperienza dei Centri antiviolenza nati e cresciuti come spazi di donne, laici e femministi, facendola propria; ha evidenziato la necessità di un approccio sistematico e non frammentario al problema.
Dall’altra, i documenti finali prodotti dall’Osservatorio nazionale contro la violenza (il Quadro strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne e Linee guida nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere) non sono stati condivisi con le associazioni componenti l’Osservatorio stesso, né sono stati resi pubblici i contenuti.
Dai centri antiviolenza della rete Non una di meno viene la denuncia che “il Quadro strategico riconosce l’importanza dell’autonomia delle scelte e dell’autodeterminazione delle donne, ma si riserva nei fatti il potere istituzionale di determinare le scelte delle politiche e degli interventi – Cabina di Regia nazionale e replica della stessa a livello regionale – escludendo i centri antiviolenza”.
Inoltre si sottolinea “la sostanziale incoerenza tra l’attenzione specifica posta all’interno del Quadro alle donne migranti, rifugiate e richiedenti asilo per le discriminazioni e violenze a cui sono esposte, e le politiche del governo in tema di accoglienza, che rispondono a una logica di sicurezza e respingimento”.
Per conoscere le ulteriori obiezioni al Quadro del governo e i dettagli del “Piano” di Non una di meno, il movimento invita la stampa e la cittadinanza ad intervenire alle assemblee pubbliche di Milano e Roma, oltre che in tante altre città, qui il link alla pagina Facebook con tutti gli aggiornamenti.