Sistema Periodico – dall’algoritmo alla realtà indagata
Dal 12 novembre a Roma Fotografia e pittura protagoniste di una nuova indagine sulla realtà. Sistema Periodico – dall’algoritmo alla realtà indagata.
Il sipario si apre ancora una volta a favore degli artisti dell’Associazione Archivi Ventrone, che saranno presenti sul palcoscenico della Galleria Pulcherrima di Roma in via Merulana 44 dal 12 novembre al 2 dicembre con la mostra collettiva Sistema Periodico – dall’algoritmo alla realtà indagata a cura di Marco Ticozzi. L’associazione Archivi Ventrone, fautrice dell’evento, rimarca con questa esposizione la fiducia nei suoi artisti e, in comunione di intenti con Galleria Pulcherrima, nelle nuove tendenze artistiche contemporanee.
Massimiliano, Ribes Sappa, Miranda Gibilisco, Luca Abbadati, Ilaria Morganti e Tania Naumchik, tornano insieme per rappresentare l’essenza che accomuna la loro arte, definita da Ticozzi come “una meticolosa indagine della realtà”.
“Fotografia e pittura si confondono perdendo i limiti entro cui possono essere tradizionalmente racchiuse, perché composizione, inquadrature, tagli, cromatismi, hanno la stessa origine e pervengono ad opere di diverso accento ma di comune sostanza: quella di chi usa cavalletto, fotocamera e video secondo un disegno e una tecnica precisi e meditati”. (Marco Ticozzi). Lo spettatore è così naturalmente rapito dalla sceneggiatura scritta nelle opere dagli artisti e, passo dopo passo, ne percepisce la profondità meravigliandosi delle verità, delle apparenze, dei suoni, dei silenzi e degli infinitesimi equilibri che si celano nei confini della realtà da loro indagata.
La mostra si presenta come un percorso che parte “dagli “algoritmi” arcani e dalle immagini “molecolari” di Massimiliano per passare alle “macro – micro” visioni di Ribes Sappa”, giungendo ai “frammenti di paesaggio” di Miranda Gibilisco; da qui si passa attraverso la quiete “che pervade i silenziosi paesaggi urbani e “dell’altrove” di Luca Abbadati” per poi arrivare all’opera di Ilaria Morganti indagatrice della verità della realtà quotidiana. Intima rappresentazione di quest’ultima invece è quella di Tania Naumchik le cui opere, nature vive, concludono il percorso espositivo.