Trattato Ceta, “mozione per contrastare”
Trattato Ceta, “contrari a un accordo lesivo del made in italy e delle aziende italiane”. Nota del presidente della Commissione Turismo, Moda e Relazioni Internazionali di Roma Capitale Carola Penna.
“Tutelare il Made in Italy agro-alimentare e i livelli produttivi delle aziende che operano nel territorio italiano e romano, proteggere i diritti di milioni di lavoratori e cittadini/consumatori da investimenti esteri insostenibili sotto il profilo sociale e ambientale e impedire il diffondersi della cosiddetta ‘pirateria alimentare’, che faciliterebbe l’ingresso di merci straniere di imitazione nel mercato italiano e la loro vendita a prezzi non concorrenziali.
Sono queste le principali motivazioni che hanno indotto l’Assemblea Capitolina ad approvare un’importante mozione che impegna Sindaca e Giunta a contrastare, in ogni sede istituzionale, l’accelerazione della procedura di approvazione e la ratifica finale del Trattato CETA.
Un accordo, quest’ultimo, che legittima il libero scambio tra Canada e Unione Europea e che non tiene conto dei diritti degli enti locali territoriali a essere interpellati e coinvolti nella predisposizione di misure che, inevitabilmente, andranno ad impattare in maniera determinante sulle economie nazionali e locali e sulle sorti di parecchie imprese italiane costrette a fronteggiare un mercato sempre più al ribasso e sempre meno sostenibile sotto il profilo del rapporto ricavi-costi.
Senza contare le profonde differenze che intercorrono tra Canada e UE in materia di sicurezza e salute dei lavoratori o per quel che concerne l’età minima di ingresso nel mondo del lavoro, del tutto insormontabili da un punto di vista giuridico.
Con l’approvazione della mozione, l’Amministrazione capitolina intende lanciare un segnale forte e inequivocabile alla Comunità internazionale: ben vengano accordi di natura commerciale di libero scambio, purché siano il risultato di una concertazione ponderata tra i vari attori coinvolti e, soprattutto, garantiscano una tutela piena ed efficace nei confronti delle aziende e della produzione ‘made in Italy'”.