Gambling, nuovi regolamenti. A partire da Roma
Il sindaco di Roma Virginia Raggi ha parlato della tematica del gioco patologico nella conferenza stampa del bilancio dopo un anno di lavoro, tenutasi ai Musei Capitolini.
19 miliardi di euro: è questa la spesa per il gioco d’azzardo nel 2016. Sempre nello stesso anno, le vincite sono arrivate a toccare i 77 miliardi. Il ricavo invece è di 9 miliardi. Dati, numeri, cifre e statistiche che fanno capire che l’industria del gambling sembra comunque non conoscere crisi. Dal lontano 2006, anno in cui è iniziato tutto, sono successe davvero tante cose. Molte volte i governi sono intervenuti per cercare di limitare l’illegalità, una delle tante croci e problemi. Alcune mosse hanno avuti effetti positivi. Altre sono sembrate un po’ delle armi a doppio taglio. A partire da quelle prese da Roma.
Cerchiamo di analizzarle
“Un problema gravissimo cui opporremo un regolamento rivoluzionario”: con queste parole il sindaco di Roma Virginia Raggi ha parlato della tematica del gioco patologico nella conferenza stampa del bilancio dopo un anno di lavoro, tenutasi ai Musei Capitolini. Ma cosa prevede tale regolamento? Quest’ultimo, che entra in vigore per le nuove attività, fissa un distanziometro dai luoghi sensibili (scuole, centri giovanili, luoghi di culto, strutture residenziali o semi residenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale, centri anziani) di 350 metri all’interno del perimetro dell’anello ferroviario di cui alla zona 2 del Pgtu (Piano Generale del traffico urbano) e di almeno 500 metri al di fuori di esso. Per l’introduzione dei limiti orari invece la sindaca Raggi adotterà un’ordinanza attraverso la quale dovrebbero essere fissate due fasce di funzionamento per gli apparecchi: dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22. Regole molto rigide quindi.
La battaglia quindi non è solo contro l’illegalità, ma anche contro la ludopatia.
La lotta riguarda tutta la regione Lazio. A confermare questo è stato anche il governatore Nicola Zingaretti tramite il profilo Facebook:
“Basta con il gioco d’azzardo patologico! Lanciamo il più grande piano italiano di prevenzione ed assistenza con 80 sportelli d’informazione su tutto il territorio regionale con 14 milioni di euro di risorse. Grazie agli esercizi commerciali No Slot, lanciamo il marchio Slot Free per liberare quartieri, città e la vita di tante persone. Lo avevamo detto, lo abbiamo fatto”.
Un piano di circa 14 milioni, riguardante il biennio 2017/2018. Potenziamento dei servizi sociosanitari, rifinanziamento dei sportelli no slot, promozione delle attività educative nelle scuole, l’istituzione di un Centro regionale: questo soltanto alcuni degli obiettivi.