Cronaca

Polizia Locale, Appendino e ancora il solito scaricabarile

Polizia Locale sempre più come polizia politica, ad uso e consumo delle guerre tra partiti. La vicenda di piazza S. Carlo non è da meno.

Ad essere onesti nella polemica a seguito degli oltre 1500 feriti di piazza S. Carlo, e del decesso di Erika, la Polizia Locale torinese – i civic – non ci sarebbe dovuta entrare. Semmai devono essere chiamate in causa altre e più gravi responsabilità degli organi dello Stato. Ma anche degli organizzatori. Non spetta alla Polizia Locale il mantenimento dell’ordine pubblico, e non doveva spettare alla Polizia Locale il diniego a svolgere l’evento in quella piazza ed in quelle condizioni.

In Italia la gestione dell’ordine pubblico è esclusivamente riservata allo Stato. Lo Stato invita le sindache/ci a sedere ai tavoli convocati dai suoi rappresentati sul territorio che sono i Prefetti. Su questi tavoli, convocati per l’ordine e la sicurezza pubblica, insieme al Questore si decide cosa fare per gestire le situazioni durante gli eventi.

Forze di Polizia

Tra le Forze di Polizia in senso lato, che più volte vengono citate nelle norme, manca la Polizia Locale. Ai sensi dell’art. 20 della legge 1º aprile 1981 n. 121, il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica è presieduto dal prefetto ed è composto: dal questore; dal sindaco del comune capoluogo di provincia; dal presidente della provincia; dai comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza; dai sindaci degli altri comuni interessati. Nessuno cita la Polizia Locale.

Lo scaricabarile

A questo punto è evidente lo scaricabarile che come al solito coinvolge da subito la Polizia Locale. Il tam tam parte per ovvie ragioni dal mondo della politica. C’era chi non vedeva l’ora di poter cogliere in fallo la sindaca pentastellata Appendino. Per colpire lei era necessario, come sempre del resto, coinvolgere direttamente l’organo di polizia territoriale che a ben vedere pochissima agibilità ha prima degli eventi. Semmai sul fronte sicurezza i responsabili sono il Prefetto ed il Questore. Ovviamente la palla viene colta al volo! Chi meglio degli indifesi vigili da poter mettere sotto processo? Non hanno generali, ministri, apparati di sicurezza, servizi segreti: nulla di nulla. Lasciati in balia dell’evento, pronti ad essere sacrificati.

Il sistema ottimale sarebbe sciogliere i corpi locali per essere gestiti direttamente da questore e prefetto. In questo modo chiuderemmo le porte a questa pratica disgustosa. Ma la mossa furba è avere un capro espiatorio pronto per ogni occasione.

Già sappiamo chi saranno i colpevoli nel caso di un attentato terroristico sul suolo italico. I vigili che non hanno saputo vigilare.

SenzaBarcode Redazione

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