Turismo sostenibile – un asset per lo sviluppo dei territori
Un convegno che accende i riflettori sulla sfida cruciale del settore turistico ricettivo: decollare attraverso i nuovi Fondi SIE 2014-2020. Turismo sostenibile.
L’Europa è la destinazione turistica più attraente al mondo e il turismo è tra i più potenti volani di occupazione, sviluppo, ricchezza. Per sfruttarne a fondo le potenzialità e usufruire degli strumenti che l’Unione Europea mette a disposizione dei Paesi membri è però necessario un approccio globale che non perda di vista la sostenibilità e il territorio.
Questa la sfida a cui l’Italia è chiamata per essere competitiva in un settore del tutto strategico per il Sistema Paese, obiettivo imprescindibile da un corretto utilizzo dei nuovi Fondi SIE 2014-2020.
È dedicato a una disamina a 360 gradi di questa prova cruciale per la filiera turistico-ricettiva italiana il convegno “Turismo sostenibile – un asset per lo sviluppo dei territori”. L’appuntamento – giovedì 25 maggio dalle 10 alle 13 presso la Sala Convegni del Senato della Repubblica – è un’occasione per riflettere, tra esponenti politici, esperti e addetti del settore, su come un turismo ben progettato e ben gestito sia capace di usufruire delle risorse messe a disposizione dall’Europa, possa contribuire alle principali dimensioni dello sviluppo sostenibile, aumentando il capitale sociale dei territori, contribuendo alla crescita dell’occupazione, diffondendo la consapevolezza del grande patrimonio naturale e culturale del nostro Paese.
I numeri del turismo raccontano da soli il potenziale del settore
Stando agli ultimi dati OMT, gli arrivi internazionali nel mondo hanno toccato quota 1,186 miliardi, l’Europa – l’area più visitata del Pianeta – ne conta 607,7 milioni, l’Italia registra 35.556 milioni di euro di spesa dei viaggiatori stranieri nei suoi confini. Il giro d’affari internazionale ammonta a 1.260 miliardi di dollari, il nostro Paese si colloca al 5° posto nel mondo per gli arrivi e al 7° per gli introiti e registra un contributo diretto del settore turistico al PIL in Italia di 68,8 miliardi di Euro, pari al 4,2% sul totale e ogni scalino della graduatoria vale milioni e milioni di euro.
Standard elevati che vanno mantenuti e per farlo occorre rafforzare e perfezionare la gestione della ricettività e la capacità di intercettare risorse, affinando sempre più il processo di marketing territoriale e progettazione in rete. Come traguardo una maggiore attenzione all’offerta turistica abbinata alla conoscenza approfondita delle specificità e delle esigenze locali così da elaborare strategie condivise di valorizzazione territoriale e aumentare, quindi, competitività e mercati evitando una frammentazione e dispersione delle risorse comunitarie messe a disposizione. L’Italia non può permettersi di restare indietro in una partita simile e un virtuoso utilizzo dei fondi europei può e deve essere un elemento determinante.
Giovedì 25 maggio dalle 10 alle 13. Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro presso il Senato della Repubblica.
Maria Spilabotte, Vicepresidente Commissione Lavoro Senato della Repubblica Italiana
Andrea Marcucci, Presidente Commissione Istruzione pubblica e Beni culturali Senato della Repubblica
Roberto Turi, Esperto di monitoraggio dei fondi europei e analista di politiche pubbliche
Marco Pini, Esperto di Mercato del Lavoro e analista di politiche pubbliche
Annamaria Arcese, Esperto di tecnologia dei sistemi nel settore turistico
Vincenzo Ceniti, Segretario Generale Unionturismo
Emilia Vitullo, Vice Presidente Nazionale Unionturismo
Carlo Romito, Presidente Nazionale Solidus
Alessandro Bernardi, Vicepresidente A.B.I. Professional
Manuel Libertucci Presidente ADA Lazio