Cronaca

Lo stucco veneziano: cos’è e come farlo

È una tecnica di rivestimento murale per interni che va a rifinire una superficie liscia, generando un effetto rilievo, tramite l’applicazione di strati di stucco applicati con una spatola.

Si parla di stucco veneziano, utile quando si vuole andare ad ottenere una finitura decorativa unica e di effetto che ricorda gli stucchi presenti negli antichi palazzi di Venezia. Da qui ovviamente, il nome stucco veneziano.
Questo rivestimento può essere applicato anche su altri elementi architettonici, non solo su superfici piane, quali cornici e colonne. Spesso quando si parla di stucco veneziano lo si appella con altri nominativi come calce rasata, grassello di calce e stucco a calce. Si parla sempre dello stesso prodotto, che si ottiene da una miscela di grassello di calce, calce aerea ed acqua, polvere di marmo.

In realtà questa tecnica era già conosciuto nell’antichità, dai tempi prima della nascita di Cristo. Ma in Italia è arrivata molto più tardi, a Venezia in epoca già avanzata circa nell’XI secolo, per essere utilizzata come tecnica di ornamento da applicare alle case che necessitavano di questa finitura per proteggere le pareti dall’umidità e dall’avanzare dell’acqua di mare.

Una tecnica ancora oggi utilizzata da molti artigiani per effettuare lavori dentro appartamenti e locali di vario genere. Grazie all’applicazione dello stucco veneziano si va infatti ad ottenere una finitura lucida per le pareti, con un effetto rilievo dato dai vari strati che sono applicati.

Una differenza estetica molto visibile rispetto all’applicazione dello stucco tradizionale di forte impatto visivo.

Oggi con il termine stucco veneziano si va ancora a indicare sia la tecnica originaria, quella che prevedeva un minimo di 6 stati da applicare e messa in atto dai maestri decoratori di una volta; che quella attuale, utilizzato oggi dagli artigiani imbianchini che arriva ad un massimo di 3 passate.

Da evidenziare che rispetto alla normale tinteggiatura, l’uso dello stucco veneziano può assicurare alla superficie alla quale si applica una migliore traspirazione, limitando quindi problematiche solite quali ad esempio muffa e condensa; inoltre come detto, l’impatto estetico è totalmente differente e va ad offrire una finitura di prestigio.
Un mix quindi di funzionalità ed estetica: una tintura molto più durature delle altre, particolarmente resistente all’umidità (non a caso veniva impiegata a Venezia, dove il problema umidità è presente per antonomasia) e che richiede solo una manutenzione periodica intesa come pulizia.

Un prodotto piuttosto complesso da realizzare, la cui preparazione viene affidata d un professionista, ma che molti cercano anche di farsi da soli in casa. Ovviamente con risultati differenti dato che è richiesta una certa maestria.

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