Novantadue: Falcone e Borsellino, al Teatro Biblioteca Quarticciolo
Novantadue: Falcone e Borsellino, 20 anni dopo di Claudio Fava per la regia di Marcello Cotugno, per la prima volta a Roma, nella stagione del Teatro Biblioteca Quarticciolo. 28 e 29 aprile ore 21 e 30 aprile ore 18.
Approda finalmente a Roma, nella stagione del Teatro Biblioteca Quarticciolo, diretto da Veronica Cruciani, Novantadue: Falcone e Borsellino, 20 anni dopo di Claudio Fava per la regia di Marcello Cotugno con Filippo Dini, Giovanni Moschella e Pierluigi Corallo.
Scritto in occasione del ventennale dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, il testo di Fava ripercorre gli ultimi momenti di vita dei due magistrati che sanno di non avere più come alleato il tempo. È una corsa che parte dalla loro ultima notte all’Asinara, dove furono inviati per completare gli atti finali del maxi processo, entrato nella storia per essere stato il più grande processo mai celebrato al mondo contro la criminalità organizzata.
“Il testo – spiega l’autore – nasce dal desiderio di raccontare la dimensione più autentica e quotidiana di Falcone e Borsellino, che nulla toglie o sottrae al senso della loro battaglia, ma li completa come esseri umani. Un’umanità fatta di vitalità, di solitudine, di senso profondo del dovere: un rapporto di amicizia che non può essere cristallizzato in un fermo immagine, ma che nasce da un’ idea di militanza civile e umana, di cui non sempre ci arriva tutto il senso e la forza”.
“Ci sono amicizia, la ritualità di piccoli gesti – aggiunge il regista Marcello Cotugno – a cui l’apparato celebrativo che ha fatto di Falcone e Borsellino delle icone, li ha in qualche modo sottratti”.
Sigarette, caffè, perfino la forza di trovare l’ironia; poi il disappunto, l’amarezza per chi mette loro i bastoni tra le ruote. Il male ha tante volti, non solo quelli dei mafiosi: un consigliere che li ostacola, un magistrato preferito per anzianità ai meriti conquistati in campo dalle inchieste di Falcone, un mafioso che profetizza a Borsellino la sua morte… È tutto scritto, tutto deciso, a Palermo come a Roma.
Incisiva la regia che si avvale della bravura di tre grandi protagonisti: Filippo Dini, Giovanni Moschella rispettivamente Falcone e Borsellino e Pierluigi Corallo a interpretare tutti i volti del male. Prodotto da BAM teatro, che conferma il successo di un lavoro intrapreso con costanza dal 2007 di proposizione di testi inediti e autori contemporanei.