Cronaca

Salario accessorio e rinnovo del contratto dipendenti capitolini

Ora nel bilancio di Roma ci sono anche 18.4 mln per il personale. Ma la vera sfida è il rinnovo del contratto dei dipendenti capitolini.

La manovra prevede un conto totale di 78 milioni, dal Fondo di Solidarietà Comunale ai mercati rionali, dal salario accessorio alle scuole. Ora è il rinnovo del contratto ai dipendenti capitolini la vera svolta che, quasi 24 mila persone, stanno aspettando da palazzo Senatorio.

Dopo l’atto unilaterale dell’era Ignazio Marino, Virginia Raggi deve provvedere ad adeguare la formula contrattuale di tutti coloro che, ogni giorno, mandano avanti la macchina capitolina.

Un articolo de Il Fatto Quotidiano di ieri, 19 aprile, titola “rinnovato contratto dei dipendenti comunali“. I tecnici del Campidoglio avrebbero elaborato un sistema rivoluzionario per “premiare i lavoratori in base ai risultati conseguiti dal loro dipartimento, e non più (non soltanto, almeno) per le performance individuali”. L’incremento in busta paga potrebbe essere anche di “100 euro al mese”.

Il delegato al Personale, Antonio De Santis, ha spiegato “Veniamo dall’atto unilaterale entrato in vigore a luglio 2014 che tanta conflittualità aveva generato. È nostra ferma intenzione restituire condivisione alla contrattazione decentrata di Roma Capitale. L’ambizione è quella di essere un laboratorio rispetto al pre-accordo per il rinnovo del contratto nazionale del pubblico impiego siglato a fine novembre tra governo e sindacati”

Le domande che rivolgo ai sindacati sono: che opinione avete rispetto alla produttività di struttura? Basta questo per parlare di rinnovo del contratto per i dipendenti del Campidoglio? Ma è vero che il contratto è stato rinnovato?

Ovviamente il rinnovo del contratto dei dipendenti capitolini è materia articolata e decisamente ricca di punti.

Catia Mineo, dirigente Uil

La produttività di struttura è il sistema che corrisponde alla norma poiché la produttività è misurata in termini finalmente oggettivi. Mentre quella di sistema è stata dichiarata illeggittima dal Mef e quindi inapplicabile. Rispetto alle cifre siamo su fatti ancora fantasiosi che meritano il dovuto approfondimento. I dipendenti pensano che una produttività legata e correlata ai premi dei dirigenti deve essere ragionata e finalizzata  ai servizi ai cittadini. Resta inteso il sistema oggettivo. Punto chiave della contrattazione.

Mary Garau, rsu Asbel nei servizi anagrafici del IX Municipio

A me personalmente la parola produttività fa venire le bolle legata poi alla dirigenza mi fa paura, e se capita un dirigente incapace o colluso? Non sei produttivo? La produttività si misura sulla capacità di erogare i servizi ai cittadini in maniera intelligente con efficacia e efficienza dando strumenti per poter lavorare e interagire con l’utenza. Un lavoro di squadra non strutturato in maniera gerarchica verticistica con tanti capi a comandare e la manovalanza a eseguire. No il lavoro di squadra è condivisione dei problemi e trovare soluzioni è avere al primo posto il bene comune. Il contratto ancora non è stato rinnovato ma è vero pure che per la prima volta siamo stati ascoltati tutti e abbiamo potuto depositare e discutere le nostre proposte.

Stefano Giannini, segretario Sulpl Roma

La discussione con l’amministrazione va avanti ma ancora non è chiusa. In tutti questi anni non abbiamo visto proporre alcun progetto di produttività per i dipendenti. Ne presenteremo a breve uno legato alla sicurezza stradale per le stragi delle notti e del sabato sera finanziato coi proventi delle contravvenzioni. Se davvero vogliamo misurare la produttività della Polizia Locale allora dobbiamo ridurre il numero dei morti e dei feriti sulle nostre strade.

È chiaro quindi che siamo, tutto sommato, ancora ai nastri di partenza. Ho come l’impressione che il rinnovo del contratto dei dipendenti capitolini necessiti sempre più di concretezza e meno di novità. Ed è una certezza, invece, che il personale è troppo spesso trattato come non merita, il rispetto non rientra forse nel contratto, ma è alla base di un qualsiasi rapporto.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Comunicazione e SBS edizioni si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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