Municipio XV: dai cittadini 8.000 “no” contro il campo rom voluto dalla Raggi
Più di 8mila firme. Questa la preziosa dote che i cittadini del Municipio XV hanno mostrato ieri nel corso della seduta consiliare e con la quale hanno espresso il proprio “no” al bando per la realizzazione di un campo rom in questa zona di Roma nord.
Alle ore 9.00 lo scenario nel parcheggio della sede del Municipo XV, in via Flaminia, era questo: una ventina di agenti di Polizia (in divisa e in borghese) con tanto di camionetta e due auto della Polizia locale. Uno spiegamento di forze che dire eccessivo è riduttivo. La sala consiglio era spoglia; c’erano pochi cittadini, in rappresentanza di alcuni comitati di quartiere, seduti in attesa dell’inizio dei lavori.
Ricordiamo che il bando per la realizzazione del suddetto campo rom era stato già bocciato dal Municipio XV, se non fosse che, in un secondo momento, la Giunta Raggi ha pensato bene di imporre il proprio dictat, incurante, de facto, del parere sfavorevole di alcuni territori.
Ore 10.00. Il Consiglio non inizia. La ragione? Aula semivuota, la maggioranza è assente. Presente, seppur a ranghi ridotti, l’opposizione.
Ore 10.05. Fa una comparsata in aula il Presidente del Municipio XV, con alcuni dei suoi consiglieri del M5S. C’è l’illusione che si stia per cominciare. Entra lo scatolone delle firme ma… Tutto rimandato. Le sedie della maggioranza sono ancora vuote.
Ore 10.25. Inizia il Consiglio. L’Assessore capitolino alle Politiche sociali, Laura Baldassarre è ancora assente. Consiglio interrotto dopo tre minuti: si attende il suo arrivo per dare la parola ai cittadini.
Ore 11.25. Dopo un’ora di attesa, con 90 minuti di ritardo sull’orario di inizio previsto per la seduta consiliare straordinaria di oggi, arriva l’Assessore Baldassarre e, finalmente, si inizia. Stavolta, veramente, parola ai cittadini.
Le oltre 8.000 firme raccolte vengono sbandierate davanti alla Giunta del Municipio XV. I cittadini sono chiari: “Non vogliamo il campo rom. Rispediamo tutto al mittente”.
Gli abitanti di Roma nord sono stanchi degli episodi di degrado e dell’impatto negativo che i campi rom hanno, in termini di sicurezza e pulizia sulla città. Si chiede la chiusura dei campi rom e delle strutture “improvvisate” dalla precedente Giunta Marino e tollerati dalla attuale Giunta Raggi. Le esperienze ricordate ai tempi di Veltroni e Marino fanno tremare alcuni cittadini davanti alla possibilità dell’insediamento di un nuovo campo rom. I numerosi episodi di delinquenza registrati in occasione dei precedenti insediamenti rom autorizzati dal Comune di Roma fanno innervosire alcuni cittadini.
“È una vergogna. Vergognatevi”: questo il grido che riscuote l’applauso dei cittadini presenti.
Agli occhi dell’Assessore capitolino viene inoltre sbandierata la necessita di opere da parte della Giunta Raggi su un territorio che è in grave difficoltà, in termini strutturali ed infrastrutturali. I cittadini, in poche parole, sembrano chiedere al Comune “se siamo ridotti così, senza strade e strutture, se viviamo nella sporcizia e nel degrado, come facciamo ad ospitare un nuovo campo rom?”
Alcuni cittadini hanno infine ribadito al Municipio XV di difendere le proprie scelte davanti alla Giunta Raggi. Ricordiamo che il distretto di Roma nord si era espresso in modo non favorevole all’apertura del campo rom, salvo poi vedere bandito il proprio parere dal Sindaco Raggi. Una rappresentanza del mondo rom chiede il superamento dei campi. Ricordano Carminati e le mafie di Roma, la risposta dei cittadini è nei roghi tossici e nella delinquenza che segue agli insediamenti rom. Poi, i rappresentanti rom si scagliano con irruenza contro in Sindaco Raggi e l’Assessore Baldassarre. La Giunta li richiama all’ordine. Proseguono le testimonianze dei cittadini del Municipio XV. Una parola di due lettere li accomuna nelle loro richieste: “no” ai campi rom.
La replica dell’Assessore Baldassarre
“Un bando è stato revocato, l’altro no”, spiega. “Dobbiamo superare i campi dando delle alternative”, aggiunge. L’obiettivo della Giunta Raggi è avere il punto di vista tanto dei romani, quanto delle popolazioni presenti nei campi rom. Quando l’Assessore ipotizza un tavolo dei lavori, qualcuno tra il pubblico ironizza: “ma che siamo all’Ikea?”
Nessuna indicazione diretta viene fornita sul bando che porterà un nuovo campo rom nel Municipio XV.