Cronaca

Scuola a rotelle. Trepidazioni, emozioni e… barriere

Come ci si può confrontare con gli altri quando sei in mezzo ai tuoi amici ed hai delle disabilità? Gli sguardi, i sussurri, le emozioni di chi, momenti come questi, li vive quotidianamente, a scuola.

Questo è “Scuola a rotelle”, libro scritto a quattro mani da Ileana Argentin, da sempre impegnata nella rivendicazione dei diritti dei disabili, e Paolo Marcacci, insegnante di lettere. Da loro è partita la voglia di raccontare la scuola vista da chi la scuola la vive in modo differente; alle trepidazioni, ai batticuori per una interrogazione, alle emozioni di confrontarsi con gli altri, si aggiungono quelle di essere diverso… Ma poi, parafrasando il titolo di un noto film… Diverso da chi? Frasi goffe, a volte imbarazzanti, parole dette spesso a stento, a volte uscite di getto. A chi non è mai capitato? Come spiegato dalla Argentin, oggi nella scuola ci sono nuove figure professionali a sostegno degli insegnanti ma, come sottolinea, “non sono delle hostess per disabili”.

La vera problematica che affligge la disabilità non è rappresentata dalle barriere architettoniche

Queste ci sono e vanno indubbiamente ridotte, ma il maggiore ostacolo per le persone portatrici di handicap è rappresentato da schemi culturali che rendono ancora la disabilità non uno status ma un limite. Il messaggio forte e chiaro che viene da questo libro è che l’istituzione scolastica non deve essere vista da nessuno come un parcheggio per disabili. Poiché i bambini portatori di handicap vanno a scuola per lo stesso motivo per cui ci vanno tutti gli altri bambini: per imparare.

E la nostra società deve essere in grado di garantire loro questo.

Marco Ottaviani

Giornalista, classe '78, svolge la professione da quasi vent'anni. Impegnato tra comunicazione politica ed istituzionale, nonché in alcuni ambiti dello sport, svolge numerose consulenze per aziende, enti pubblici e privati, associazioni di categoria.

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