Cronaca

Mauro Valentini “Marta Russo – Il mistero della Sapienza” con PRIMA

Leggere fa bene alla salute, secondo appuntamento con PRIMA, insieme per la qualità della vita, questa volta con Mauro Valentini e “Marta Russo – Il mistero della Sapienza” – Sovera Edizioni.

SenzaBarcode, media partners di Leggere fa bene alla salute, incontra Mauro Valentini. Il 16 marzo presso Villa Anna Maria sarà presentata la sua ultima opera “Marta Russo – Il mistero della Sapienza” per Sovera Edizioni.

Mauro Valentini è uno scrittore e giornalista romano, anche se da anni vive a Pomezia

Ha diretto in passato un blog – magazine di grande successo e oggi scrive principalmente di cronaca nera e di cinema collaborando con diverse testate nazionali, tra le quali Giallo e Cronaca & Dossier. È relatore di diversi convegni sul tema della violenza di genere e nel territorio dove vive è riferimento culturale per moltissime iniziative letterarie.

Come autore letterario è stato premiato in diverse manifestazioni internazionali. Con Sovera ha già pubblicato, oltre all’ultimo “Marta Russo – Il Mistero della Sapienza” altri due libri –inchiesta: “40 passi” e “Cianuro a San Lorenzo” che hanno analizzato i misteri insoluti di due delitti avvenuti a Roma, contribuendo a riaccenderne l’interesse mediatico e investigativo.

Mauro Valentini, perché scrivere un libro su Marta Russo?

“Perché a distanza di venti anni si può ragionare senza tumulti mediatici su quella che fu una delle vicende giudiziarie più seguite e più controverse della nostra storia recente. Un delitto, quello della povera Marta che è ancora una ferita viva e mai rimarginata nell’opinione pubblica, considerando per esempio la reazione di veemente protesta che è scaturita qualche mese fa alla notizia dell’assegnazione di una cattedra in un liceo romano a Giovanni Scattone“.

Giovanni Scattone rinunciò infatti alla cattedra di psicologia assegnatagli, grazie alla buona scuola, presso l’istituto Einaudi di Roma dichiarando “Se la coscienza mi dice di poter insegnare, la mancanza di serenità mi induce a rinunciare all’incarico”.

Scattone e Salvatore Ferraro sono stati condannati, dopo 5 gradi di giudizio, quali unici colpevoli. Si sono sempre dichiarati innocenti e nel 2001 l’avvocato Giovanni Aricò, difensore di Francesco Liparota, nella sua arringa conclusiva, ha sottolineato come “alla fine la verità non è stata raggiunta”. “La somma di più prove incerte non fanno una prova certa”. “Per Marta Russo non è stata fatta giustizia” scrive Sandro Provvisionato nella prefazione del suo libro.

Quindi si dovrebbe continuare a cercare?

“Si, o meglio, si sarebbe dovuto cercare, all’epoca, con uno sguardo più ampio, senza soffermarsi soltanto a quella flebile traccia, rivelatasi poi errata, della particella di bario e antimonio sul davanzale della finestra dell’aula 6 di Filosofia del Diritto. Quella traccia non era una traccia di sparo, ma determinò l’inizio di un’indagine che escluse immediatamente altre piste, che io racconto nel libro, che potevano portare ad altri scenari, più semplici, più logici di un’accusa contro due assistenti che per chissà quale gioco avevano deciso di sparare da una finestra con il rischio enorme di esser visti da decine di persone”

Il racconto si sofferma sui testimoni dell’accusa e della difesa e trova 18 elementi che non collimano con la tesi ormai passata alla storia, cosa spera di ottenere con il suo lavoro?

“Chi sente nel proprio intimo l’onore e l’onere dell’essere giornalista, non cerca di ottenere ma di informare. Ecco, credo che in questa vicenda sia mancata l’informazione, seppur si sia scritto tanto, alla fine non è restato molto. Il mio libro rimette i pezzi di questo puzzle insieme, li ricuce con un filo narrativo e logico soffermandosi sui tratti più nascosti e sconosciuti, per tracciare un quadro che sorprenderà il lettore e spero lo porti a riflettere su alcune storture investigative, giudiziarie e d’informazione che non sono solo legate al caso di Marta, ma che ritroviamo con gli stessi meccanismi in tanti casi di cronaca nera recenti”

L’appuntamento è per giovedì 16 marzo, dalle 18 alle 20, a villa Anna Maria in via Saturnia, 25. Lucia Migliaccio, presidente di PRIMA, per la qualità della vita, modera l’incontro. Alla conclusione sarà offerto un aperitivo. È possibile seguire tutti gli aggiornamenti tramite la pagina Facebook.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

Cosa ne pensi?

error: Condividi, non copiare!