Priorità a sgomberi immobili. Mazzillo, “privilegiare riacquisizione”
Delibera Giunta, priorità a sgomberi immobili non utilizzati per attività socio-culturali. Mazzillo, “privilegiare riacquisizione beni concessi in uso a movimenti politici o per fini commerciali”. Impulso a rapida approvazione nuovo Regolamento.
Dare priorità all’esecuzione degli sgomberi degli immobili in concessione, attualmente privi di regolare autorizzazione, gestiti da soggetti che non svolgono attività di rilievo prevalentemente socio-culturale. Così da privilegiare la riacquisizione di quelli utilizzati da movimenti e partiti politici o da organismi che svolgono attività puramente commerciali. È quanto prevede la delibera approvata ieri dalla Giunta Capitolina, a integrazione della precedente delibera 140/2015 sulle “Linee guida per il riordino del patrimonio indisponibile in concessione”.
Il provvedimento è stato adottato in ragione dell’effettiva sostenibilità organizzativa degli interventi di rilascio degli immobili, che spesso comportano importanti ricadute di rilievo sociale e di ordine pubblico. Pertanto, si stabilisce che l’esecuzione degli atti di sgombero, oltre a rispettare le suddette priorità, debba essere concertata tra Dipartimento Patrimonio e strutture interessate a seguito di mirate azioni di verifica sulle attività concretamente svolte all’interno degli edifici di proprietà comunale.
Inoltre, la Giunta ha deliberato di dare impulso a ogni intervento finalizzato a una rapida approvazione, da parte dell’Assemblea Capitolina, del nuovo Regolamento sulle concessioni del patrimonio demaniale e indisponibile, che porterà anche un beneficio per le casse del Campidoglio.
“In attesa del nuovo Regolamento, che ripristinerà la legalità assegnando gli immobili con procedure a evidenza pubblica, bisogna evitare che venga compromessa l’esistenza di associazioni che svolgono funzioni di interesse pubblico in ausilio a quelle istituzionali dell’amministrazione capitolina – spiega l’assessore al Bilancio e Patrimonio di Roma Capitale, Andrea Mazzillo – . L’obbligo di procedere alla riacquisizione dei beni va dunque riconsiderato alla luce delle esigenze di tutela delle attività socio-culturali svolte al loro interno: posto che gli sgomberi non possono essere realizzati tutti contestualmente, decidiamo di dare priorità al rilascio degli immobili utilizzati da partiti e movimenti politici, che già godono dei contributi pubblici, o da chi svolge attività meramente commerciali”, precisa l’assessore.
Il presupposto dell’atto della Giunta è infatti quello di recuperare la disponibilità degli immobili attualmente utilizzati senza un titolo valido o i cui concessionari risultino morosi, come prevede la stessa delibera 140/2015 e come ha disposto la magistratura contabile imponendo all’amministrazione di richiedere anche il pagamento dei canoni d’uso pregressi.